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Piano Mattei: Giorgia e Ursula, appuntamento a Roma

Il 20 giugno nella Capitale una ulteriore accelerazione alle iniziative integrate nella manovra Ue: ecco quali sono

di Angelo Vitale -


Piano Mattei, venerdì prossimo a Roma un’altra tappa. A Villa Doria Pamphilj il vertice “The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A common effort with the African Continent”, co-presieduto dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e che punta a rafforzare la cooperazione tra Italia, Ue e Paesi africani, allineando il Piano Mattei con la strategia Global Gateway.

Piano Mattei: di cosa si parlerà a Roma

Saranno discusse iniziative comuni per infrastrutture fisiche e digitali, energia pulita, agricoltura, formazione professionale e sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di una partnership più equilibrata e vantaggiosa.

Piano Mattei e la manovra Ue, le risorse in campo

Nelle aspettative, un momento fondamentale nel percorso di integrazione tra la strategia italiana e quella europea, il pacchetto del Piano con circa 5,5 miliardi di euro coniugato con i 150 miliardi di euro del Global Gateway per l’Africa.

Italia-Africa, le iniziative del Piano

Dopo la fase iniziale di lancio nel 2024 e incontri tecnici, il Piano ha ampliato la sua portata da 9 a 14 Paesi africani, attivato strumenti finanziari con la Banca Africana di Sviluppo e la Banca Mondiale e integrato il Fondo Italiano per il Clima. Il summit di Roma servirà a presentare progetti definitivi e a spingere iniziative infrastrutturali e di sviluppo congiunte in linea con gli obiettivi dell’Ue. Tra i progetti da accelerare il centro Enrico Mattei in Algeria che formerà i giovani africani, il recupero di 36mila ettari in aree desertiche per la sovranità alimentare, il progetto Tanit in Tunisia per il recupero innovativo di
acque reflue a fini agricoli.

Il progetto Tanit per aiutare la Tunisia

Il progetto Tanit prende il nome dalla divinità punica Tanit, simbolo di fertilità e prosperità, e si concentra su tre pilastri principali: formazione, recupero delle acque reflue e modernizzazione dell’agricoltura. L’obiettivo centrale è affrontare la cronica carenza d’acqua della Tunisia, Paese a forte vocazione agricola ma con metodiche spesso antiquate, promuovendo il riutilizzo delle acque reflue trattate per uso agricolo e aumentando così la produttività e la sicurezza alimentare.


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