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Ue, ecco le nuove sanzioni: c’è il price cap al petrolio russo

di Giovanni Vasso -


Ursula von der Leyen è fiduciosa: il price cap sul petrolio russo si farà e pure gli americani saranno della partita delle misure contro Mosca. La presidente della Commissione, ieri, ha presentato il diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Nel mirino, ancora una volta, il settore energetico e quello bancario. Al centro c’è chiaramente anche la vicenda gasdotti con la chiusura, totale, da parte dell’Ue ai condotti Nord Stream 1 e 2: zero transazioni, nessuna tentazione “passatista”.

Il pacchetto delle sanzioni: elusione nel mirino

La presidente von der Leyen ha messo sul piatto alcune tra le nuove sanzioni estese all’economia russa e ai suoi attori. Per 22 banche russe e per gli operatori finanziari che finanziario il commercio di Mosca è stato disposto il blocco totale per le transazioni. Stangata in arrivo, inoltre, per settantasette imbarcazioni ritenute “navi ombra” riconducibili proprio alla Russia. Si tratta di petroliere che trasportano l’oro nero russo sui mercati (anche) europei aggirando, così, i divieti imposti da Bruxelles. Stop, inoltre, alle esportazioni per beni critici e strategici (è compresa pure la produzione di macchinari e materiale plastico) per oltre 2,5 miliardi. Ovviamente zero possibilità di commerciare in tecnologie militari, digitali o della difesa in genere. Infine c’è molta, moltissima attenzione alle triangolazioni. Ossia a quelle aziende, entità economiche e politiche riferibili a Paesi terzi che, in realtà, spalleggerebbero la Russia e i suoi interessi. Ma al cuore del nuovo pacchetto di sanzioni c’è il price cap al petrolio russo.

Price cap, il petrolio russo non oltre i 45 dollari

“Proponiamo inoltre di ridurre il tetto al prezzo del petrolio da 60 a 45 dollari al barile”, ha spiegato Ursula von der Leyen: “Abbassandolo ci adattiamo alle condizioni di mercato e ne ripristiniamo l’efficacia”. In pratica, il prezzo del petrolio è tracollato nelle scorse settimane, solo ora sta ricominciando la sua risalita (ieri le contrattazioni si sono fermate poco sotto i 67 dollari al barile) e l’Ue “aggiorna” i livelli di prezzo per mantenere l’efficacia delle sanzioni. Ma non sarà sola, l’Ue, in questa battaglia. “Credo che lo faremo insieme come G7 – ha detto la presidente – abbiamo iniziato questa misura come G7, è stata una misura di successo del G7, e voglio continuare questa misura come G7”. Ma c’è l’America da convincere: “Sono stati ovviamente in contatto con tutti i Paesi del G7, ma anche specificamente con gli Stati Uniti. Io stessa ho parlato più volte con il senatore Lindsey Graham, che è il promotore del pacchetto di sanzioni americane. Siamo quindi molto allineati nell’obiettivo di spingere la Russia, attraverso queste sanzioni massicce, a sedersi al tavolo dei negoziati e a prendere sul serio trattative che portino verso una pace giusta e duratura. Questo è l’obiettivo comune”.


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