Torino

Rapine e pestaggi, a Torino torna l’incubo baby – gang

di Redazione -


L’ultimo assalto cruento da parte di una baby gang a Torino, sventato dai carabinieri, era  avvenuto un mese fa in Piazza Vittorio Veneto, quando un gruppo di giovani aveva preso a calci e pugni  un ventenne per rubargli lo smartphone. 

Solo pochi giorni prima, a fine gennaio,  agenti della Polizia di Stato avevano arrestato cinque minori stranieri, di cui due tunisini e tre egiziani, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, indiziati del reato continuato di rapina pluriaggravata in concorso, per aver commesso tre rapine a distanza ravvicinata l’una dall’altra ai danni di tre soggetti diversi. E non si contano i precedenti episodi avvenuti in città negli ultimi mesi.

L’ultimo episodio, invece, nelle scorse ore nel quartiere di Madonna di Campagna, dove la polizia ha arrestato un minore straniero e una ragazza di 19 anni gravemente indiziati di rapina aggravata con uso delle armi in concorso.

In pieno pomeriggio, in via Monte Rosa, un ragazzo in compagnia di un amico, entrambi minorenni, vengono minacciati con una scacciacani semiautomatica priva di tappo rosso, impugnata da un 15enne in compagnia di una ragazza, nell’intento di rubargli il marsupio. Nella circostanza, il giovane avrebbe scarrellato l’arma per impaurire le vittime.

Uno dei minori viene derubato e allerta  la Polizia, che inizia le ricerche per rintracciare gli aggressori. Poco dopo, i due vengono intercettati in corso Giulio Cesare angolo corso Palermo. Il 15enne viene fermato mentre la ragazza, che ha con sé l’arma in questione, approfitta del sopraggiungere della madre del complice, che era passata a prenderli, per nascondere nella macchina dell’ignara signora la scacciacani. L’arma, infatti, viene trovata  sotto il sedile anteriore priva di caricatore.

Quando viene fermato dagli agenti, il quindicenne indossa alla vita il marsupio rapinato poco prima al minore. Viene arrestato insieme alla ragazza.

Un fenomeno preoccupante, quello dei mini-criminali, che anche a Torino, come in molte città necessità di una presa di coscienza da parte delle istituzioni. Il problema è di ordine pubblico, ma non solo. E’ soprattutto sociale e culturale.

(il Torinese.it)


Torna alle notizie in home