Cronaca

Ritrovata la 13enne Celeste nell’auto del cantante D4VD

di Priscilla Rucco -


Celeste Rivas Hernandez è una tredicenne scomparsa quasi un anno fa. Il suo corpo – o una parte di esso – è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione a Lake Elsinore, California. Nel bagagliaio di una Tesla. Per cercare di comprendere le dinamiche della scomparsa della giovanissima bisogna ricostruire necessariamente il suo passato. È un caso che mescola notorietà, mistero e dolore, e che adesso ha un possibile volto e nome – colpevole? – D4vd nome d’arte del cantante Usa David Anthony Burke, artista statunitense che ha duettato anche con Damiano David nel brano “Tangerine”, che potrebbe essere tra i maggiori indiziati per l’atroce delitto di Celeste. Il ritrovamento parziale di quel corpo è stato un colpo al cuore, per una intera famiglia che da mesi chiedeva risposte e per gli investigatori che speravano in un differente epilogo. Le autorità non hanno ancora formulato accuse ufficiali nei confronti di Burke – per omicidio -. Sta “collaborando”, sarebbe stato affermato, ma come sappiamo, “collaborazione”, non significa dire la verità. Questo caso non si limita ad essere solo l’ennesima notizia di cronaca nera, ma rappresenta il timore concreto che possa essere un altro caso che verrà chiuso per “assenza di prove o di gravi indizi di colpevolezza”. Le domande che un intero Stato si è posto sono su come un minore possa sparire così facilmente senza lasciare traccia, sul perché dopo un anno si abbia avuta una tragica fine, quasi fino a far pensare che si sia data la possibilità all’assassino di far sparire le prove. E mentre si attendono gli esiti delle analisi di routine quali autopsia e test del DNA, tra conferme ufficiali e domande senza risposte, resta il vuoto lasciato da una giovane ragazzina. Celeste non è una notizia dell’ultima ora che passa e si dimentica. È la prova che sono presenti dei segni che collegano David e Celeste, almeno sulla carta. Una storia sentimentale tra un ragazzo di 20 anni e una ragazzina di 13. Relazioni segrete, dediche e canzoni-enigma, tatuaggi identici. Sui resti del cadavere della ragazza sarebbero stati asportati dei tattoo, ma quello presente su un dito che riportava il nome “David”, sarebbe stato lasciato (o dimenticato). Celeste avrebbe frequentato il cantante, lo dicono la madre e le presunte prove visive rinvenute da alcune telecamere di sicurezza, anche se mai ufficialmente confermate, e le chat su “Discord”. Il tatuaggio “Shhhh…” sull’indice destro, presente su entrambi, la canzone “Celeste” su SoundCloud. E poi c’è l’assenza, il vuoto — le domande lasciate senza risposta: dov’era Celeste negli ultimi giorni? Chi era David nella sua vita privata, spogliato dalla notorietà? Perché quel corpo è finito nel bagagliaio di un’auto appartenente a lui? Nella biografia musicale emergente di David e nella vita mostrata su internet, numerose tracce di normalità: presenza online, fan, tour e canzoni bellissime. Poi la notizia. Il ritrovamento di quei resti del corpo e i dubbi che piombano come un macigno. La musica con i suoi testi e il successo e la fama non possono e non devono giustificare il silenzio davanti al dolore. La notorietà non deve coprire un possibile omicidio. Le date dei concerti di David nel frattempo sono state cancellate, i post dei social scompaiono, cessano le collaborazioni. Un artista in bilico, sospeso tra sospetto e diritto alla difesa. Ma per ogni fan che difende la “presunzione di innocenza” del cantante amatissimo dai ragazzi (anche per le collaborazioni avute con il gioco Fortnite), c’è una madre che non abbraccerà più la propria figlia. Ci si aspetta “giustizia”, non vendetta. Il cantante sospettato ha una platea di fan pronta a difenderlo, mentre Celeste Rivas Hernandez, sparita da oltre un anno e ritrovata cadavere, merita più di un titolo nei giornali.


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