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Roma Pride: Regione revoca il patrocinio “No sostegno a chi promuove utero in affitto”

di Redazione -


La Regione Lazio ha revocato il patrocinio alla manifestazione “Roma Pride 2023”, in programma sabato 10 giugno. Una decisione, dice la Giunta: “Resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento intitolato ‘Queeresistenza’, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse. Tali affermazioni violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio”.

Nonostante il ritiro del sostegno alla manifestazione la Giunta regionale “ribadisce il proprio impegno sui diritti civili, come dimostra, del resto, l’operato pluriennale del Presidente Francesco Rocca”. Ma, la firma istituzionale della Regione Lazio “non può, né potrà mai, essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto”.

Una scelta criticata dalle opposizioni, con la senatrice del Pd Cecilia D’Elia che ha parlato di una decisione “grave”, mentre il segretario di +Europa Riccardo Magi ha detto che “la revoca del patrocinio al Roma Pride da parte della Regione Lazio dimostra ancora una volta che con Fratelli d’Italia al governo l’omofobia è istituzionalizzata, è una omofobia di Stato”. Esulta il movimento Pro Vita, mentre dal Pride fanno sapere che “noi non toglieremo il logo”.


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