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SPORTPARADE: Weah, una stella anche fuori dal campo di gioco

di Filippo Tabacchi -


SPORTPARADE: Weah, una stella anche fuori dal campo di gioco

di FILIPPO TABACCHI

George Tawlon Manneh Oppong Ousman Weah, noto semplicemente come George Weah, è una delle icone più illustri del calcio africano e mondiale. Nato il 1° ottobre, ( tanti auguri mito!) 1966 a Monrovia, Liberia, la sua storia è una testimonianza di perseveranza, talento straordinario e successo incredibili. Weah ha trascorso la sua infanzia in condizioni difficili a Monrovia. Crescendo in una nazione afflitta dalla povertà e dalla guerra civile, il calcio è diventato un rifugio per lui.

La sua straordinaria abilità nel dribbling e nel segnare gol gli ha presto aperto le porte del successo. Ha iniziato la carriera in Liberia con il club del suo quartiere, il Young Survivors, prima di trasferirsi in Camerun per giocare nel Tonnerre Yaoundé. Il suo talento non è rimasto inosservato e nel 1988 è stato ingaggiato dal Monaco, squadra di prima divisione francese. Qui ha iniziato a distinguersi come uno dei calciatori più promettenti e nel ’95, dopo aver trascorso alcune stagioni di successo con il Monaco e il Paris Saint-Germain, approda al Milan stellare di Berlusconi, e vince il Pallone d’ Oro, ai tempi una cosa seria. Con il Milan, ha vinto numerosi trofei, tra cui due titoli di Serie A. Il suo periodo a Milano è stato un capitolo straordinario nella storia del calcio, in cui ha formato una formidabile partnership con altri grandi calciatori rossoneri, segnando un gol contro il Verona, una volata di 80 metri da porta a porta che i tifosi ricordano ancora.

Oltre al successo di club, Weah è stato anche un’icona in nazionale. Ha indossato la maglia della Liberia in numerose occasioni, diventando il capitano e il volto della squadra. Tuttavia, la mancanza di successo internazionale è stata una delle poche macchie nella sua carriera. Dopo aver giocato in diversi club europei, tra cui Chelsea e Manchester City, Weah ha concluso la sua carriera da calciatore nel 2003. La sua eredità nel calcio rimane indimenticabile, e oggi è considerato uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi. Un mix di forza fisica, senso del gol, corsa e un cuore immenso. Ma la storia di Weah non si ferma al calcio. Dopo il ritiro, si è dedicato alla politica e al servizio pubblico. Nel 2017 è stato eletto presidente della Liberia, diventando il primo ex calciatore professionista a diventare capo di Stato. Ha lavorato per affrontare le sfide socio-economiche del suo paese natale, cercando di migliorare le condizioni di vita dei liberiani, non con gli stessi successi che ebbe in campo.


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