Tregua, ancora una fumata nera per Gaza
Stallo a Gaza. L’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff ha smentito le affermazioni di Hamas secondo cui ha accettato l’offerta di un accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a nell’enclave palestinese. “Quello che ho sentito finora da Hamas è stato deludente e del tutto inaccettabile”, ha detto Witkoff a Walla.
Israele non si ferma. L’offensiva di Tel Aviv prosegue. È di almeno 36 morti l’ultimo bilancio del raid che ha preso di mira a Gaza City una scuola adibita a centro per sfollati. Tra le vittime ci sono anche bambini. I militari israeliani hanno confermato, come riportato dal Jerusalem Post, operazioni congiunte delle forze israeliane (Idf) e dello Shin Bet contro “importanti terroristi” che operavano da un centro di comando di Hamas e Jihad islamica palestinese in un edificio che in passato era la Fahmi Al-Jarjawi School.
Su X il portavoce delle forze israeliane (Idf), Avichay Adraee, ha condiviso l’avvertimento che “le Idf stanno lanciando un attacco senza precedenti per sconfiggere le capacità delle organizzazioni terroristiche”.
Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir ha visitato il complesso della moschea a Gerusalemme Est, durante le celebrazioni per la Giornata di Al-Quds (Giorno di Gerusalemme). “Sono salito sul Monte del Tempio per il Giorno di Gerusalemme e ho pregato per la vittoria nella guerra a Gaza, per il ritorno di tutti i nostri ostaggi e per il successo del nuovo capo dello Shin Bet, il maggiore generale David Zini. Felice Giorno di Gerusalemme!”, ha scritto il ministro della Sicurezza nazionale in un messaggio su Telegram, corredato di fotografie che lo ritraggono sulla Spianata delle Moschee. La Giordania, custode del luogo sacro, ha condannato l’iniziativa di Ben Gvir.
Gruppi di adolescenti israeliani hanno aggredito commercianti e residenti musulmani nella Città Vecchia. I ragazzi hanno preso a calci porte di negozi, urlato insulti razzisti, sputato su passanti e intonato cori d’odio. “Possa il tuo villaggio bruciare” e “morte agli arabi”, hanno gridato. La polizia ha dichiarato di aver tratto in arresto diverse persone in seguito a scontri tra diversi gruppi.
“Manterremo Gerusalemme unita, integra e sotto la sovranità israeliana”, ha affermato il premier Benjamin Netanyahu in occasione della festività israeliana che celebra la presa di Gerusalemme Est durante la guerra arabo-israeliana del 1967.
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