Cinema

U2- Bono: “Il nuovo album ha il suono del futuro”

di Gianluca Pascutti -


Cannes, 2025 – Tra le luci della Croisette e gli applausi per il film autobiografico “Bono: Stories of Surrender”, la vera notizia è esplosa come un accordo di chitarra: gli U2 sono ufficialmente in studio e stanno registrando il nuovo album. E, parola di Bono, “per me ha il suono del futuro”.

Un futuro che sa di rock, ma con lo sguardo ben piantato in avanti. Dopo mesi – anzi, anni – di dichiarazioni sfumate, tensioni creative e attese da parte dei fan, la band irlandese sembra aver trovato finalmente la quadra. “Abbiamo dovuto affrontare delle situazioni e le abbiamo superate”, ha detto Bono ai giornalisti. Quelle situazioni includevano anche l’assenza forzata di Larry Mullen Jr., il leggendario batterista degli U2, costretto a una pausa per problemi di salute. Ora è tornato. E non è solo una presenza: è una forza creativa in piena esplosione.

“Larry è concentrato sulla band e non è mai stato così innovativo. Non vuole parlare di nient’altro, e questa è una cosa fantastica”, ha dichiarato Bono con un sorriso che dice più di mille comunicati stampa. Ed è proprio questo ritorno ad accendere i cuori dei fan e dei membri della band: un equilibrio ritrovato, un motore ritornato a pieno regime. Dopo l’energia spettacolare della residency a Las Vegas e la lunga riflessione artistica, la band è tornata a suonare insieme come un’unità, come quattro amici in una stanza che cercano ancora e trovano la magia.

Lo aveva anticipato The Edge qualche mese fa: “La chitarra avrà un ruolo importante nel prossimo disco, ma non credo sarà un album heavy rock”. Bono l’aveva definito “irragionevolmente rock”. Adesso il quadro si fa più nitido. C’è voglia di futuro, ma anche di tornare al gesto primordiale del rock and roll: suonare insieme. “È raro oggi. La musica viene spesso assemblata. Anche noi lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, ma stavolta abbiamo voluto catturare un momento puro. Senza nostalgia, ma con consapevolezza”.

Il nuovo album degli U2, ancora senza titolo né data d’uscita ufficiale, sembra quindi incarnare quella tensione che ha sempre definito la band: radici profonde nella tradizione rock, ma rami lanciati verso l’ignoto. E stavolta, con Larry di nuovo al suo posto, la felicità si respira nell’aria. I fan, sui social e fuori dai teatri dove si presenta il film, celebrano il ritorno del batterista con una gioia che va oltre la musica. È una reunion emotiva. Un ritorno che suona come un abbraccio collettivo. Gli U2 sono tornati!


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