Economia

Via libera del Cdm alla Manovra 2024: dalla nuova Irpef agli aiuti alle famiglie

di Redazione -

GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO ECONOMIA


La Legge di Bilancio 2024 è stata approvata dal Cdm tenutosi questa mattina a Palazzo Chigi. Una Manovra, la seconda del governo Meloni, che prevede un totale di 24 miliardi di euro. Abbiamo varato la Manovra 2024, il Cdm lo ha fatto a tempo di record: poco più di un’ora a dimostrazione dell’unità di vedute del Cdm della maggioranza che sostiene il governo”, ha detto Giorgia Meloni.

Il provvedimento prevede, tra le altre misure, l’avvio della nuova Irpef (che costerà circa 4,1 miliardi) e il taglio del cuneo fiscale a favore dei redditi medio-bassi. Ma non solo. La manovra stanzierà fondi per il rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione e per il Servizio Sanitario Nazionale, complessivamente con 7 miliardi a disposizione del Ministro Zangrillo.

Altri tre miliardi, poi, sono destinati alla Sanità e nello specifico “All’abbattimento delle liste di attesa”, con fondi per quasi 136 miliardi di euro, “il più alto investimento mai previsto per la Sanità” ha dichiarato la premier.

Altri interventi riguardano il capitolo previdenza. Ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita. Con il governo che ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. A ciò si aggiunge una nuova soglia, Quota 104 (anziché 103) per il pensionamento anticipato.

Per le famiglie, arrivano gli aiuti alle mamme lavoratrici. La Legge di Bilancio prevede che “le donne con due figli o più non paghino i contributi a carico dei lavoratori. La quota del lavoratore, è un terzo”, ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa. “Riteniamo che una donna” che fa due o più figli “ha già offerto un importante contributo alla società e lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali”. L’obiettivo è affermare che maternità e lavoro “possono stare perfettamente insieme”. Dal secondo figlio l’asilo nido è gratis.


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