La Bce taglia i tassi ma Lagarde frena gli entusiasmi
Christine Lagarde, presidente Bce
Tutto come previsto: la Bce taglia ancora, per l’ottava volta di seguito, i tassi di interesse. Con il nuovo taglio di 0,25 punti, il tasso sui depositi cala al 2 per cento tornando così ai livelli di due anni fa, precisamente del febbraio 2023. Calano, rispettivamente, al 2,15% e al 2,40% i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali e su quelle di rifinanziamento marginale. La decisione è stata assunta dal consiglio direttivo della Bce che taglia ancora e che era stata ampiamente prevista dagli analisti. Che, adesso, si interrogano sul futuro. Considerando che Francoforte ribadisce la necessità di voler combattere l’inflazione e la volontà di mantenere i livelli di crescita dei prezzi sotto la soglia limite del 2% c’è poco da sperare in ulteriori tagli alla politica monetaria dell’area euro. Anzi, Christine Lagarde è stata netta a riguardo: “Abbiamo tagliato i tassi di interesse di 25 punti base. E con il taglio odierno, al livello attuale dei tassi di interesse, riteniamo di essere in una buona posizione per affrontare le condizioni di incertezza che si presenteranno. Quindi siamo ben posizionati per affrontare tali circostanze”. Non aspettatevi altro. Sono bastate queste parole, che hanno riportato alla mente la comunicazione da falco che era stata imputata a Lagarde nei mesi scorsi, a sciupare l’entusiasmo con cui le borse europee avevano accolto la notizia del nuovo taglio ai tassi. In pochissimo tempo, Milano e Francoforte sono scivolate in territorio negativo dopo aver preso un abbrivio convincente che aveva portato Piazza Affari a guadagnare lo 0,34%.
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