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Il sogno di una finale tutta italiana al Roland Garros

di Giuseppe Ariola -


L’Italia del tennis sta rincorrendo un sogno, quello di una finale tutta azzurra al Roland Garros. All’incontro che conferirà il titolo di vincitore dello Slam parigino potrebbero infatti essere chiamati a sfidarsi Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Eventualità tutt’altro che scontata, ma certamente possibile, che potrebbe concretizzarsi qualora entrambi gli italiani dovessero uscire trionfanti dalle semifinali. L’altoatesino incontrerà Djokovic, il carrarese Alcaraz. Due incontri che si preannunciano avvincenti, sia per il livello tecnico di tutti e quattro i tennisti chiamati a scendere in campo domani, sia per il loro stato di forma. Sulla carta, nei rispettivi match sono avvantaggiati i numeri uno e due del ranking, gli stessi giunti in finale agli Internazionali di Roma, poi vinti dallo spagnolo sul suo terreno di gioco preferito. Ma la terra battuta è il campo prediletto anche di Musetti, il che renderà la sfida con Alcaraz tanto più avvincente e combattuta. Ma ad alimentare le speranze italiane di una finale tutta azzurra a Parigi ci sono anche altre ragioni, un po’ meno tecniche. Prima dell’irruzione nel circuito di Jannik Sinner, che si è imposto per due anni consecutivi agli Australian Open e, nel 2024, anche negli Usa, l’unico dei quattro tornei del Grande Slam maschile vinto da italiani era stato proprio il Roland Garros, con Nicola Pietrangeli nel 1959 e nel 1960 e con Adriano Panatta nel 1976. Nel femminile, invece, Parigi ha visto trionfare Francesca Schiavone nel 2010, mentre Flavia Pennetta ha conquistato il trofeo degli Us Open nel 2015 in una finale targata Italia contro Roberta Vinci. Insomma, sarà perché si tratta dello Slam geograficamente più vicino, ma con il Roland Garros i tennisti italiani sembrano avere una certa sintonia, un buon segno per chi auspica una finale tra Sinner e Musetti domenica prossima a Parigi. Sperare è logico, sognare è giusto, tifare è d’obbligo.


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