I bambini dell’asilo stanno facendo casino… coppia a processo per stalking
Iniziato il processo contro i due coniugi accusati di una campagna persecutoria ai danni di un asilo nido.
CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v62), quality = 50
Una coppia di 55enni, tra la primavera e l’estate del 2022, avrebbe compiuto atti persecutori verso la rappresentante legale e le operatrici di un asilo nodo a Quinto di Treviso.
Un inferno quotidiano, fatto di minacce, insulti e atti vandalici, quello vissuto nella primavera del 2022 dalla comunità educativa di un asilo nido di Quinto. Ieri, è ufficialmente iniziato il processo contro due coniugi 55enni, accusati di una vera e propria campagna persecutoria ai danni della struttura. I due dovranno rispondere di stalking e, in concorso, di getto di cose pericolose. L’uomo è imputato anche per danneggiamento aggravato.
Tutto ha avuto inizio ad aprile 2022, quando i due avrebbero cominciato a lanciare rifiuti, avanzi di cibo e persino calcinacci nell’area giochi del nido, situata proprio sotto la loro abitazione. Quello che inizialmente sembrava un semplice gesto di insofferenza verso il vociare dei bambini si è presto trasformato in un incubo per l’amministratrice e le operatrici del centro.
Secondo le accuse della Procura, a maggio la situazione è degenerata: la donna avrebbe suonato il campanello durante l’orario di riposo dei piccoli per poi urlare loro insulti razzisti come “zingari”, provocando pianti, confusione e paura. Poco dopo, i due avrebbero utilizzato un’idropulitrice e un tubo da giardino per allagare il cortile del nido, rendendolo inutilizzabile e danneggiando alcune strutture, tra cui un ombrellone.
Gli episodi di intimidazione si sarebbero moltiplicati. In un’occasione la donna sarebbe entrata con il suo cane nell’area giochi, nonostante il divieto delle educatrici. L’uomo, invece, avrebbe agito mascherato con un passamontagna per tagliare il telo di protezione del giardino. In un’altra circostanza, i due avrebbero cosparso il cortile con acqua e detersivo, rendendolo pericoloso per i bambini.
Il comportamento dei coniugi, inizialmente percepito come fastidioso, è presto diventato una minaccia concreta alla serenità e alla sicurezza del nido. La preoccupazione ha coinvolto non solo le operatrici, ma anche le famiglie dei piccoli alunni, costrette ad assistere impotenti a un’escalation di ostilità che ha stravolto la quotidianità educativa.
Il procedimento in corso servirà a chiarire le responsabilità e restituire giustizia a chi ha subito molte aggressioni ingiustificate e pericolose per i più piccoli.
Torna alle notizie in home