Esplosione nella residenza dell’ambasciatore norvegese in Israele
Un’esplosione si è verificata nella serata di ieri presso la residenza dell’ambasciatore norvegese in Israele, situata a Herzliya, nei pressi di Tel Aviv. A darne notizia è stato il Ministero degli Esteri norvegese, confermando che nessun membro del personale diplomatico è rimasto ferito nell’incidente. Secondo quanto riportato dai media israeliani, l’esplosione sarebbe stata provocata dal lancio di una granata nel cortile dell’edificio, causando danni alla struttura.
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha condannato fermamente l’episodio definendolo “un grave e pericoloso crimine”
In un messaggio pubblicato su X, ha riferito di aver parlato direttamente con l’ambasciatore norvegese, Per Egil Selvaag, per esprimergli la solidarietà del governo israeliano. “La polizia israeliana è intervenuta rapidamente sul posto e ha avviato le indagini per accertare la dinamica dell’esplosione e identificare i responsabili”, ha dichiarato Tuva Bogsnes, portavoce del Ministero degli Esteri norvegese. L’episodio si inserisce in un quadro regionale sempre più instabile. Proprio in queste ore, il ministro degli Esteri britannico David Lammy, a margine di un incontro a Washington con il segretario di Stato americano Marco Rubio, ha lanciato un appello per riaprire il dialogo diplomatico con l’Iran sul suo programma nucleare. “Siamo determinati a impedire che l’Iran ottenga un’arma nucleare”, ha dichiarato Lammy, aggiungendo che “resta ancora una finestra di due settimane per trovare una soluzione diplomatica e scongiurare un’escalation”. A conferma del clima teso in tutta l’area, l’Australia ha annunciato la sospensione delle attività della propria ambasciata a Teheran. Il ministro degli Esteri Penny Wong ha spiegato che la decisione è stata presa a causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza nel Paese. Tutto il personale diplomatico è stato richiamato, mentre l’ambasciatore australiano rimarrà nella regione per coordinare le operazioni di assistenza ai connazionali. “Continuiamo a monitorare la situazione e a collaborare con i nostri partner internazionali per garantire la sicurezza dei cittadini australiani”, ha concluso Wong.
Torna alle notizie in home