Bombe americane sull’Iran. Trump ha trascinato gli Usa nella guerra di Netanyahu
Dopo i raid Usa, l'Iran ha lanciato missili contro Israele. Sirene dell'allarme aereo a Tel Aviv ed esplosioni ad Haifa e Gerusalemme
Gli Stati Uniti hanno attaccato l’Iran, colpendo 3 siti nucleari. Il presidente americano Donald Trump, attorno alle 2 italiane di domenica 22 giugno, ha annunciato che gli Usa hanno completato “un attacco di grande successo” contro siti nucleari della Repubblica islamica dell’Iran, compresi Fordow, Natanz e Isfahan. Il tycoon ha quindi tenuto un discorso alla nazione alle 22 ora locale di Washington di sabato 21 giugno, le 4 del mattino di domenica 22 giugno in Italia.
In azione i B-2 statunitensi
Gli Usa hanno sganciato 12 bombe “bunker buster” da sei aerei B-2 contro il sito nucleare iraniano di Fordow. Lo ha rivelato una fonte americana alla Cnn, precisando che sottomarini hanno sparato 30 missili cruise Tlam contro gli altri due siti di Natanz e Isfahan e che un B-2 ha sganciato due bombe bunker buster anche su Natanz.
Funzionari iraniani, nella notte italiana, hanno confermato i raid. “Poche ore fa, dopo l’attivazione dei sistemi di difesa aerea di Qom e l’identificazione di obiettivi ostili, una parte dell’area del sito nucleare di Fordow è stata attaccata da forze aeree nemiche”, ha affermato un portavoce del centro di gestione delle crisi della regione di Qom, come riportano le agenzie Fars e Irna.
L’annuncio di Trump
“Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Isfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei stanno tornando in sicurezza a casa. Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo. Ora è il momento della pace!”, ha scritto Trump in un post su Truth Social.
Giovedì 19 giugno Trump aveva annunciato, con un messaggio letto dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, che avrebbe deciso “entro 2 settimane” sull’eventuale intervento americano nel conflitto.
I complimenti di Netanyahu
“Congratulazioni, presidente Trump, la sua coraggiosa decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani con la straordinaria e giusta potenza degli Stati Uniti cambierà la storia”, ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo l’attacco. Netanyahu e Trump hanno avuto un colloquio dopo l’operazione. “Il Presidente Trump e io diciamo spesso: ‘Pace attraverso la forza’. Prima viene la forza, poi viene la pace. E stasera, il Presidente Trump e gli Stati Uniti hanno agito con grande forza”, ha proseguito Netanyahu.
L’Iran minaccia una dura rappresaglia
Teheran ha denunciato “la grave violazione” della Carta dell’Onu da parte degli Stati Uniti con l’attacco ai suoi siti nucleari, Fordow, Isfahan e Natanz, avvertendo sulle “conseguenze eterne” dell’atto di guerra. In un post su X, il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, è stato durissimo: “Gli Stati Uniti, membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del Trattato di non proliferazione nucleare attaccando gli impianti nucleari pacifici dell’Iran”.
“Gli eventi di questa mattina sono vergognosi e avranno conseguenze eterne. Ogni singolo membro delle Nazioni Unite deve essere allarmato da questo comportamento estremamente pericoloso, illegale e criminale”, ha denunciato ancora il capo della diplomazia iraniana. “In conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le sue disposizioni che consentono una legittima difesa, l’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo”, ha concluso.
Missili contro le navi americane e chiusura dello Stretto di Hormuz. “Dopo l’attacco americano all’impianto nucleare di Fordow, ora tocca a noi”, ha avvertito Hossein Shariatmadari, caporedattore del quotidiano Kayhan.
Un messaggio Telegram di Kayhan ha citato Shariatmadari che è stato ancora più diretto: “Senza esitazioni o ritardi, come primo passo dobbiamo lanciare attacchi missilistici contro la flotta navale americana basata in Bahrein e contemporaneamente chiudere lo Stretto di Hormuz alle navi americane, britanniche, tedesche e francesi”. Conclusione con un verso del Corano, che recita: “Uccideteli ovunque li troviate”.
Sirene dell’allarme aereo a Tel Aviv ed esplosioni ad Haifa e Gerusalemme. Il nuovo attacco iraniano contro Israele è arrivato dopo il bombardamento americano.
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