Editoriale

Bezos si sposa a Venezia mentre i centri sociali divorziano. Dalla realtà

di Laura Tecce -


“Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani né mai”, e non stiamo parlando dei bravi di Don Rodrigo e del povero pavido Don Abbondio, minacciato affinché non celebrasse l’unione tra Renzo e Lucia, e non siamo su quel ramo del lago di Como ma a Venezia. Dalla finzione letteraria di manzoniana memoria alla realtà: le nozze in questione, con tre giorni di festeggiamenti annessi nei luoghi più suggestivi della laguna, sono quelli fra il mega miliardario Jeff Bezos e la compagna Lauren Sánchez. E i “novelli bravi” sono i soliti noti dei collettivi, dei centri sociali, Greenpeace e attivisti vari che da giorni si sono organizzati in un movimento: “No Space for Bezos” tappezzando la città di manifesti, striscioni, cartelli sui campanili, minacciando le solite azioni dimostrative da circo quando i “ricchi padroni del mondo,” così li hanno definiti dalle parti dell’Anpi, a partire da oggi sbarcheranno in Laguna. Che per carità, signora mia, non può diventare “una vetrina per miliardari, un palcoscenico di lusso per pochi privilegiati”.

Un evento blindatissimo, circa duecento ospiti fra i quali, Ivanka Trump, Leonardo Di Caprio, Bill Gates e Mick Jagger, in arrivo all’aeroporto Marco Polo con jet privati, hotel a 5 stelle requisiti, chef di fama, maestranze e artigiani locali a lavoro, omaggi esclusivi in vetro di Murano per gli invitati: indotto sostanzioso per la città – cifre a sei zeri – e una lauta somma donata da Mr. Amazon in persona, si parla di un milione di euro, ad associazioni no-profit per la salvaguardia ambientale della laguna. Il governatore Zaia ringrazia, il sindaco Brugnaro pure ma per i collettivi tutto questo è “un insulto”, “una mercificazione della città”.
Molto meglio l’overtourism, le migliaia di turisti mordi e fuggi col panino in mano che affollano ogni giorno le calli rendendole impraticabili e gli affitti brevi selvaggi che snaturano completamente i centri storici, non solo a Venezia.
Nel frattempo, ci piace immaginare Bezos dal ponte del suo mega-yacht, mentre sorseggia un prosecco rigorosamente made in Veneto e si gode lo spettacolo che solo una città magica come la Serenissima può offrire. Sorride, guarda il corteo di manifestanti da lontano e sussurra qualcosa ad Alexa. Pare abbia detto: “Metti ‘Bella Ciao’, versione lounge”.


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