Pascale: “Forza Italia torni a essere liberale e protagonista. Sono pronta a dare il mio contributo”
Ha il coraggio di essere popolare senza essere populista, e libera senza chiedere permesso: Francesca Pascale esprime le sue idee senza giri di parole. Piglio diretto e visione che coniuga modernità e radici, non parla per calcolo, ma per convinzione. E le sue convinzioni – nette, coraggiose, mai di comodo – sono quelle di una destra liberale autentica, che non ha paura di affrontare i temi sociali e civili troppo a lungo lasciati alla sinistra: dai diritti LGBT alla riforma delle carceri, fino al dibattito sull’eutanasia.
Pascale guarda a Forza Italia e ne invoca un nuovo corso: giovane, fresco, carismatico. Un partito che ritrovi la forza di proporre e di interpretare il tempo presente, capace di tornare protagonista sulla scena internazionale, come ai tempi del Cavaliere, quando il suo leader e fondatore sapeva dettare l’agenda e non subirla. Aspetto che riconosce oggi in Giorgia Meloni: non è un mistero che non la voti, ma ne ammira la capacità di aver saputo costruire una leadership autorevole e l’intelligenza politica e tattica.
Pascale rimane fedele al partito fondato da Silvio Berlusconi, all’uomo con cui ha condiviso anni intensi, umani e politici, ma al tempo stesso non cade nella trappola del culto sterile della memoria: guarda avanti, con lucidità.
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