Cronaca

Spunta l’inquietante striscione ultrà a Rieti: “Nascondetevi”

Il messaggio al Palazzetto, scattano sequestri e perquisizioni. La città si ribella

Mentre prosegue l’inchiesta sull’agguato ultrà costato la vita all’autista Raffaele Marianella, a Rieti spunta un inquietante striscione: “Nascondetevi infami: sappiamo chi siete”. Il messaggio è apparso, nella giornata di ieri, sui cancelli del PalaSojourner, il palazzetto dello sport dove domenica scorsa si è tenuto l’incontro di basket tra i padroni di casa della Sebastiani e gli ospiti di Pistoia. L’apparizione della “pezza” ha scatenato il dibattito nella città reatina e, chiaramente, pure sui social.

Striscione ultrà a Rieti, indaga la Digos

Sui fatti stanno indagando gli agenti della Digos di Rieti, chiamati a dare un volto e un nome (oltre che a chiarire il già abbastanza lampante significato del messaggio) a chi ha scritto ed esposto lo striscione ultrà al Palazzetto. Una prima ipotesi sembra diretta a “scoraggiare” gli eventuali testimoni che potrebbero decidere di collaborare con le forze dell’ordine. Proprio mentre l’inchiesta sull’omicidio dell’autista Marianella si sta arricchendo di un nuovo capitolo con l’indagine che si sarebbe estesa a un quarto ultrà della squadra di basket reatina.

Perquisite le sedi dei tifosi

Tra gli indagati ci sarebbe un 51enne accusato di aver rivestito un ruolo di supporto nell’organizzazione dell’agguato ai tifosi pistoiesi. Dopo l’ostensione dello striscione, i poliziotti hanno perquisito la sede degli ultras della Curva Terminillo di Rieti. Il lenzuolo è stato sequestrato ma l’inchiesta continua. L’obiettivo degli investigatori è quello di fare piena luce attorno all’assalto ultrà di domenica scorsa che è già costato le manette a Kevin Pellecchia, 20 anni, incastrato dalle intercettazioni dove asserisce di aver lanciato il sasso più appuntito, Manuel Fortuna (31 anni) e Alessandro Barberini (53 anni).