Cultura & Spettacolo

A Roma inaugura Obic, “mangiare l’arte, contemplare il cibo”

di Nicola Santini -


Si apre venerdì 22 marzo alla Galleria Micro Arti Visive di Roma la mostra “Alfabeto OBIC. Mangiare l’arte, contemplare il cibo”.
La rassegna sarà preceduta giovedì 21 marzo alle ore 18:00 al Teatro Casa Manfredi di Roma da una Live Performance e dall’esposizione straordinaria delle opere e delle immagini della OBIC photo Collection. Saranno presenti gli artisti Roberto Giacomucci, Giulio Marchetti e Mario Ricci, Giorgia Proia, pastry chef e Luciano Monosilio, chef e pasta Ambassador.
La performance live aperta racconta al pubblico il progetto OBIC.
Anna Paola Lo Presti ha letto nelle opere di Roberto Giacomucci, Giulio Marchetti e Mario Ricci il loro “Codice OBIC” e lo ha utilizzato per realizzare ricette inedite e dedicate. Un grande tavolo di 15 metri posto al centro della sala sarà allestito dalla curatrice come un vero e proprio spazio scultoreo, una “mise en place” che darà come riverbero le peculiarità sensoriali delle opere al pubblico che prenderà parte alla performance e che, dopo aver osservato le opere, potrà sentire il loro sapore e verificare come il Codice OBIC sia davvero insito in ognuna di esse.
Giorgia Proia e Luciano Monosilio saranno gli interpreti del gusto delle opere presenti in mostra e gli esecutori delle ricette: la Parmigiana di Melanzana contemporanea senza l’uso della cottura che rappresenta l’artista Giulio Marchetti, le Fettuccine di pasta ai due colori per l’artista Roberto Giacomucci e i Fiocchi di cioccolata per l’artista Mario Ricci.
Questa performance non trasforma semplicemente colori e composizione in cibo, ma affronta per intero la filosofia che ciascuna opera trasmette, il suo valore, il suo messaggio.
Così, la Parmigiana dedicata a Giulio Marchetti coinvolge e omaggia personaggi illustri, affronta il tema dell’assenza e invita il pubblico alla tavola di Man Ray; le fettuccine codificate nelle opere di Roberto Giacomucci rendono tangibile l’amalgama e l’intreccio dei colori che si impastano tra di loro; i fiocchi di cioccolata creati per Mario Ricci hanno il sapore del gusto nascosto che affiora in bocca così come l’oggetto nascosto si svela agli occhi dell’osservatore nelle sue opere.
La mostra e la performance sono curate da Anna Paola Lo Presti e Gianluca Marziani e presentano opere di Roberto Giacomucci, Giulio Marchetti e Mario Ricci, oltre a una serie di opere fotografiche della OBIC photo collection di cui tre inedite realizzate appositamente per l’evento e la mostra di Roma.
Un rivoluzionario progetto culturale, editoriale ed espositivo. Un alfabeto che nasce per creare una nuova dimensione dell’opera d’arte, una nuova lettura, una nuova codifica, qualcosa di non ancora interpretato, ma che esiste e, soprattutto, che può regalare allo spettatore uno strumento inatteso con cui osservare e leggere l’arte. L’arte e il cibo sono il binomio che in assoluto rappresenta quel patrimonio di idee tutto italiano.
Un patrimonio che finora non ha trovato spazi dove dialogare con intensità creativa.
OBIC, un progetto che nel suo specchio riflette la parola CIBO, è lo spazio creativo dove è nato il processo di contaminazione e sperimentazione tra arte e cibo, dove la relazione tra chef e artisti, ricette e opere, si posa su una piattaforma inusuale dove il cibo si può contemplare e l’arte si può mangiare.


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