Politica

L’Ue: “Aborto non rientra con il Pnrr”

di Cristiana Flaminio -


L’aborto non c’entra col Pnrr. Lo scontro si sposta in Europa. Sono bastate poche frasi, pronunciate dalla portavoce della Commissione Veerle Nuyts, a innescare, di nuovo, il dibattito in Italia. Nuyts, durante il punto stampa tenutosi a Bruxelles, ha criticato la scelta del governo di inserire, nell’ambito del decreto omnibus sul Pnrr, il provvedimento che “apre” i consultori alle associazioni pro-life. “Non ha alcun rapporto con il Pnrr italiano”, ha spiegato la portavoce che ha aggiunto: “il pacchetto approvato comprendeva diversi elementi e, dunque, l’approvazione di questa misura relativa all’ aborto non è una delle misure che sono incluse nel Pnrr. Questo è importante sottolinearlo”. Per l’esponente dell’esecutivo comunitario: “Il decreto contiene anche misure in relazione alle strutture di governance del Pnrr e, dunque, questi aspetti effettivamente hanno un legame con il Pnrr italiano: ma ci sono altri aspetti che non sono coperti e che, dunque, non hanno alcun rapporto con il piano italiano, come in particolare questa misura relativa all’aborto”.

Dopo le frasi di Nuyts, in Italia, si è aperto il dibattito. Riccardo Magi, segretario +Europa, è entrato in gamba tesa: “Ha pienamente ragione la commissione europea: l`uso dei fondi del PNRR del governo per introdurre le associazioni pro vita nei consultori non ha nulla a che fare con le riforme del piano di ripresa e resilienza e l`uso che sta facendo il governo di queste risorse è totalmente politico. Una offesa alle donne, alle libertà, alla dignità e un vero e proprio uso approssimativo e improprio dei fondi del Pnrr. Più che il governo dei patrioti, è il governo degli italioti”. Parole durissime. Come quelle che arrivano dalla galassia pro-life. Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita, ha tuonato: “La Commissione Ue non si faccia influenzare dalle fake news diffuse dalla sinistra in Italia: non è vero che nel Pnrr ci siano norme sull’aborto e non è vero che l`emendamento sulla collaborazione tra consultori e associazioni di sostegno alla maternità non c`entri col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, visto che proprio la Missione 6 Salute del Pnrr prevede la realizzazione di strutture di prossimità per l`assistenza sanitaria territoriale, le cosiddette Case della Comunità, che comprenderanno anche i servizi dei consultori”. Coghe ha concluso: “Il richiamo nel decreto Pnrr a quanto già disposto dall’articolo 2 della Legge 194, rispetto ai progetti e finanziamenti delle Case della Comunità, è perfettamente pertinente. D’altro canto, nessuna ripresa né resilienza sarà mai possibile se l`Unione Europea non affronterà di petto il tragico inverno demografico che rischia di far collassare i sistemi socio-economici dei suoi Paesi membri, e che vede nel sostegno alla maternità e alla natalità uno snodo cruciale e obbligato”.


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