Cultura & Spettacolo

Dopo anni di censura esce “Il terzo impero” il libro che Putin non vuole

di Nicola Santini -


Il libro ha un narratore latino-americano che scrive nel 2054 su come è stato stabilito l’ordine mondiale. Un terzo impero russo ha fatto seguito a quello degli zar e poi all’Unione sovietica, sconfiggendo gli Stati Uniti e l’Europa, che sono stati costretti ad arrendersi. Il romanzo racconta un periodo di ripresa tra il 2000 e il 2012, quando la Russia inizia la sua rinascita sotto il governo di “Vladimir II il Restauratore” con una prima rivolta perpetrata dai russi nell’Ucraina orientale e meridionale contro una rivoluzione istigata dal perfido Occidente. Di conseguenza, nella Prima espansione, Vladimir II dimostra di sostenere i ribelli offrendosi di annettere i loro territori – cosa che fa, creando alla fine l’Unione Russa che comprende Bielorussia, parti dell’Asia centrale e diverse regioni filorusse distaccate nei vicini Stati ex sovietici. Questo raggruppamento di terre viene approvato da un referendum nelle parti interessate dell’Ucraina, che votano a stragrande maggioranza a favore. Il primo passo è stato compiuto, l’Unione Russa conta ora anche sull’Ucraina. E questo è solo l’inizio.
Tradotto per la prima volta in tutto il mondo, questo libro anticipa con inquietante precisione le mire espansionistiche di Vladimir Putin. Per anni introvabile.


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