Economia

Estate povera, autunno caldo

di Giovanni Vasso -

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Estate povera, autunno caldo. Confcommercio sgancia i dati: a luglio, il disagio sociale in Italia è aumentato. E le prospettive, tra gli aumenti dei prezzi e un mercato del lavoro che inizia a rallentare, non sembrano le più rosee. Rispetto a giugno, il Misery Index di Confcommercio si è incrementato di un ulteriore decimo di punto. Si stabilizza a 14,6 punti. Secondo gli analisti della confederazione, il dato “va letto con prudenza”. Perché è vero che il parziale rallentamento può considerarsi un effetto fisiologico per l’economia in piena estate, tuttavia può rappresentare, contestualmente, l’inizio di una fase nuova e problematica per il Paese.

Confcommercio basa la sua analisi sui numeri legati all’occupazione. Che a luglio ha registrato un calo di 73mila unità rispetto a giugno. Contestualmente crescono le persone in cerca di lavoro (+37mila) e gli inattivi (14mila in più) e il tasso di disoccupazione in Italia sale al 7,6% rispetto al dato di giugno fermo a 7,5%. Se si considera anche il numero di ore pagate in cassa integrazione straordinaria, il dato corretto sulla disoccupazione salirebbe ancora, attestandosi all’8,4%. Mentre il mercato del lavoro rallenta, schizzano verso l’alto i prezzi di alcuni dei beni a più alta frequenza d’acquisto. Su tutti, ci sono i carburanti. Ma l’autunno incombe. E più di un’incognita è all’orizzonte. L’economia, negli ultimi tempi, ha rallentato. Il fatto che gli occupati siano di meno sembra confermarlo. Ma c’è anche il problema legato alle bollette. Che aumenteranno. Se non altro, perché da più parti, Bce, Ocse e Ue, si sprecano gli appelli a mettere fine alle misure di sostegno a famiglie e imprese affinché la politica monetaria del rigore, scandita dagli aumenti continui dei tassi, non incontri nessun ostacolo. Infine, da non sottovalutare, è la questione della fine del reddito di cittadinanza. Che potrebbe scatenare proteste, in parte già iniziate, e arroventare il clima.

L’autunno sarà fondamentale per capire che anno sarà per l’Italia. I dati del Pil sembravano, fino a qualche mese fa, a dir poco sfavillanti. Poi sono iniziate ad arrivare le cattive notizie che hanno ridimensionato il sogno di una crescita nettamente superiore al punto percentuale. Se sarà stata solo una fase fisiologica, lo dirà il tempo. Che, però, è vicino. Le prossime settimane parleranno chiaro e spiegheranno quale sarà l’andamento dell’Italia. Per questo, le strategie del governo in vista della manovra finanziaria saranno fondamentali. Anche se di soldi a disposizione, a quanto pare, ce ne sono davvero pochi. Ma sarà importante spenderli bene. Il rischio di un autunno caldo è reale. E va esorcizzato.


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