Economia

Indicazioni geografiche per l’agricoltura, Confagricoltura chiede aggiornamenti UE

di Francesco Certo -


“La recente proposta di regolamento è senz’altro condivisibile negli obiettivi, ma da approfondire sotto il profilo delle nuove procedure proposte. Il sistema delle indicazioni geografiche richiede la più rigorosa tutela nelle fasi di riconoscimento e di protezione”. Lo afferma Confagricoltura chiedendo approfondimenti alla manovra UE.

Secondo Confagricoltura va meglio precisato, in particolare, il ruolo che si intende affidare all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) nella fase di esame delle candidature e l’attività che potranno svolgere, in ambito nazionale, i gruppi di produttori autorizzati ai fini della tutela e dello sviluppo delle Indicazioni Geografiche.

Inoltre, da segnalare in termini positivi le proposte della Commissione per la protezione delle IG nelle vendite online. Nelle discussioni che si svolgeranno al Parlamento europeo e in seno al Consiglio sulla proposta di regolamento della Commissione – prosegue Confagricoltura – si dovrà tener conto della fondamentale esigenza di evitare tutti i rischi di “evocazione” delle denominazioni protette che possono confondere i consumatori. Non dovranno più crearsi casi come quello del Prosek croato, evidenzia Confagricoltura.

“Accogliamo con favore – rileva l’associazione – la nomina di Paolo De Castro quale relatore per l’Europarlamento, al quale assicuriamo fin d’ora la nostra piena collaborazione per migliorare il progetto della Commissione nell’ottica della tutela e valorizzazione delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare”.

L’Italia – questa la riflessione – detiene una posizione di assoluto prestigio nelle produzioni a denominazione di origine e le vendite all’estero – poco meno di 10 miliardi di euro l’anno – hanno favorito la crescente attenzione verso l’agroalimentare italiano da parte dei consumatori su scala globale.

Confagricoltura segnala, infine, i risultati di un recente studio sulle Indicazioni Geografiche svolto per conto della Commissione europea secondo i quali il valore di vendita di un prodotto a denominazione protetta è in media il doppio rispetto a quelli senza certificazione.


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