“Le lacrime di San Lorenzo” da domani lo spettacolo delle Perseidi
La cometa Swift-Tuttle tra le più famose nel nostro sistema solare, non solo per le sue dimensioni imponenti, ma anche per le spettacolari polveri che lascia dietro di sé, da domani per circa una settimana si presenterà con il suo spettacolare sciame meteorico. Scoperta nel 1862 dagli astronomi Lewis Swift e Horace Tuttle ha un nucleo di circa 26 chilometri di diametro risultando una delle più grandi che periodicamente attraversano l’orbita terrestre. Le polveri della cometa Swift-Tuttle sono particelle residue lasciate lungo la sua orbita. Quando la Terra passa attraverso questo flusso di detriti, le particelle entrano nell’atmosfera a velocità elevate, bruciando e creando spettacolari scie luminose note come “stelle cadenti” o “lacrime di San Lorenzo”. Questo fenomeno si manifesta ogni anno durante il periodo estivo, raggiungendo il suo picco intorno al 12-13 agosto non il 10, come vuole la tradizione perché è in quella notte che la Terra entra nel cuore della coda di polveri lasciate dalla cometa, rispetto a qualche secolo siamo in ritardo di qualche giorno. Lo sciame meteorico delle Perseidi è uno degli eventi astronomici più attesi e osservati, grazie alla sua regolarità e alla spettacolarità delle meteore che produce. In condizioni ideali, lontano dalle luci della città e con un cielo sereno, è possibile osservare fino a 60-100 meteore all’ora durante il picco. Le Perseidi sono visibili in tutto il mondo, ma l’emisfero nord offre le migliori condizioni di visibilità. La cometa Swift-Tuttle, con il suo lungo periodo orbitale di circa 133 anni, non sarà visibile nei cieli terrestri fino al 2126. Come mai questo fenomeno celeste viene associato a San Lorenzo? Perché venne osservato nel 36 d.C. proprio il durante la notte del 10 agosto, nella stessa data, qualche secolo dopo, nel 258 d.C. avvenne il martirio del Santo, quando l’imperatore romano Valeriano ordinò di metterlo al rogo. Lorenzo venne arso vivo, secondo la leggenda, le “stelle che cadono” in quella notte rappresenterebbero le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio. Da qui nacque anche la credenza popolare che chi in quella notte vede una stella cadente, ricordando il santo può esprimere un desiderio che si avvererà.
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