Istat: reati in calo ma aumentano truffe su strumenti bancari digitali, il nodo periferie
I numeri del report Istat rivelano: vivere in un'area metropolitana aumenta i rischi
I reati sono in calo ma occhio alla truffa, specialmente per chi utilizza app e strumenti digitali per le banche. L’Istat ha pubblicato i numeri dei reati nel report dedicato ai delitti contro la persona e la proprietà per gli anni 2022-23. La sorpresa è che i reati sono in calo ma il pericolo di finirne vittima aumenta anzi raddoppia nelle grandi città e nelle aree già considerate ad alto rischio criminale.
Scippi, borseggi e furti
La situazione complessiva legata al numero dei reati è, mediamente, positiva almeno sotto i profili statistici e certificherebbe un calo apprezzabile. Durante il periodo considerato dalla ricerca Istat, a subire un reato di natura personale sono stati poco meno di 1,2 milioni di italiani per un’incidenza percentuale del 2,3%, in calo di oltre un punto rispetto al periodo tra il 2015 e il 2016 quando s’era attestato al 3,7%. L’uno per cento degli italiani ha subito un furto o un borseggio. Lo 0,9% ha dichiarato d’esser stato aggredito, lo 0,4% di aver subito minacce e lo 0,2% di esser rimasto vittima di rapine. In tutto, per quanto afferisce ai reati a rischio di incolumità, ne è rimasto vittima l’1,3% della popolazione. Numeri che, secondo gli analisti Istat, testimonierebbero un calo dei reati. Il numero di vittime di borseggi e di rapine è diminuito rispettivamente dall’1,6% all’1% e dallo 0,5 allo 0,2%, quello delle vittime di furti di oggetti personali sono diminuite dall’1,5% all’1%, mentre solo gli scippi sembrano essere rimasti stabili. Ancora meglio andrebbe, stando ai dati Istat, per i furti in abitazione, in caso dei due terzi: dall’1,8 allo 0,6%. I furti di veicoli hanno invece andamenti diversi a seconda dei veicoli considerati. Per i furti di auto e camion si passa da 1,5 a 0,7 ogni 100 famiglie residenti che li posseggono, per moto e ciclomotori dall’1,5 all’1,3%. Il furto dei monopattini elettrici, rilevato per la prima volta in questa indagine colpisce il 3,6% delle famiglie che li possiede.
Truffe informatiche
Se calano i tentativi di truffa legata agli acquisti online, che avrebbero registrato un crollo pari addirittura al 27%, e se scende il phishing (6,9% di vittime rispetto al 7,7% della precedente indagine), aumentano altri reati che afferiscono alla sfera digitale di famiglie, imprese e cittadini. A cominciare dalle sottrazioni di denaro tramite l’uso di app e strumenti per il banking digitale. Un fenomeno a tratti virulento, che ha registrato un aumento stimato nel 74%. Un’esplosione di reati che, però, deve tener conto del contestuale utilizzo, salito del 25%, delle strumentazioni virtuali messe a disposizione dagli istituti di credito. Rimane, inoltre, alto il numero di chi ha subito la clonazione della carta di credito, si tratta di un numero di persone pari all’1,1%. Poco meno della metà delle vittime se n’è accorto solo tramite gli estratti conto (44,7%) mentre poco meno di un quarto delle vittime (23,3%) ne ha avuto contezza grazie alle comunicazioni giunte dalla banca di riferimento. Infine per un quinto di chi ha subito queste clonazioni è stato provvidenziale il blocco delle carte (20,8%).
Giungla metropolitana
Per chi vive in un’area metropolitana, ossia in una delle grandi città italiane, il rischio di finire vittima di un qualche reato è più che doppio rispetto a quello che corrono gli altri italiani. L’incidenza stimata dall’Istat, difatti, è del 5,3% rispetto alla media nazionale del 2,3% in materia di reati predatori. Stesso trend pure per i reati contro i veicoli, ossia i furti: l’11,5% nelle periferie (e non solo) delle città metropolitane rispetto alla media nazionale al 4,5%. La vita, nelle periferie metropolitane, è difficile per chi è costretto a muoversi coi mezzi. Secondo l’Istat, difatti, la quota dei borseggiati tra gli utenti quotidiani dei mezzi pubblici è cinque volte quella rispetto a chi non li utilizza). Un rischio che s’è quasi duplicato negli anni dal momento che, per gli utenti assidui, è aumentato rispetto al 2015-16, quando la quota di persone che avevano subìto un borseggio o uno scippo era circa 3 volte più alta rispetto a chi non li usava (3% tra gli utenti assidui contro 1% tra quelli sporadici). Il rischio di subire una rapina è triplo tra chi esce spesso la sera: 0,3% contro lo 0,1% del totale complessivo dei cittadini e a correre più pericoli sono i maschi che escono la sera per cui il rischio è ancora più accentuato (0,4%).
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