Napoli

Sanità, all’ospedale di Caserta l’attenzione per i pazienti fragili stomizzati

di Angelo Vitale -


Passi avanti nella sanità pubblica casertana per l’attenzione ai pazienti fragili. Nell’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta apre l’ambulatorio specialistico per i pazienti enterostomizzati. Il nuovo servizio rientra nell’Unità operativa complessa di Chirurgia dei Grossi Traumi diretta dal dottor Mauro Andreano.

L’ambulatorio va ad aggiungersi a quello per gli urostomizzati, attivato l’anno scorso dall’Unità operativa complessa di Urologia diretta dal professor Ferdinando Fusco, che ha consentito di potenziare significativamente l’offerta sanitaria nel settore, puntando a consolidare la struttura ospedaliera del capoluogo come punto di riferimento, sul territorio provinciale, per questa delicata tipologia di pazienti.

La nuova struttura medica dell’ospedale casertano è rivolta a coloro che, a causa di tumori o per altre patologie intestinali, sono portatori di colostomia o ileostomia, interessando una ampia platea dei destinatari, che include sia i degenti dimessi dall’ospedale sia gli utenti provenienti da altre strutture.

“Il confezionamento della stomia, ano preternaturale, è purtroppo a tutt’oggi una pratica frequente – evidenzia Andreano -. Tuttavia, è risolutiva per il paziente, anche se gli crea una serie di disagi che investono la sfera fisica, psichica e sociale. Il paziente stomizzato è, per questi motivi, un soggetto fragile e deve essere supportato nella gestione della stomia, nella prevenzione e cura delle possibili complicanze. L’ambulatorio che abbiamo attivato – sottolinea – viaggia in questa direzione: prendersi cura della persona stomizzata, personalizzando e umanizzando il percorso terapeutico con il coinvolgimento del nucleo familiare”.

Nell’ambulatorio per gli enterostomizzati, ubicato al piano 1 dell’edificio N, si cura l’aspetto clinico, con le medicazioni, la sostituzione ciclica del dispositivo, il trattamento di eventuali complicanze, i consigli alimentari.  E al contempo attenzione è rivolta agli aspetti dell’informazione al paziente e ai familiari, della formazione ed educazione e a gestire autonomamente lo stoma, del sostegno emotivo.

L’attività, con la supervisione di  Andreano, è affidata al chirurgo Alberto Mingione e alla stomaterapista Ylenia Antonia Basco, all’occorrenza affiancata dall’intera équipe medico-infermieristica dell’Unità.

(Antonio Del Piano)


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