Attualità

Scuola, cosa cambia: con un voto insufficiente in condotta si verrà bocciati

di Giovanni Vasso -


A scuola torna il voto in condotta e farà media. Comportarsi male in classe, oltre a una pesante multa in caso di condanne penali per aggressioni al personale scolastico (fino a 10mila euro), potrebbe costare la promozione agli alunni. Il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato le novità per quanto riguarda il mondo della scuola. Una di queste, forse la più evidente, riguarda il voto in condotta che sarà espresso in decimi già dalla scuola media. Con cinque si verrà bocciati, col sei – dalle superiori – ci si vedrà assegnato un debito formativo in educazione civica. Da recuperare a settembre. Se l’insufficienza in condotta dovesse arrivare al primo quadrimestre, lo studente, per recuperare, dovrà partecipare ad iniziative di volontariato e partecipazione sociale e solidale.

La condotta non proprio cristallina potrebbe incidere anche sui risultati degli studenti più bravi. Già, perché senza aver conseguito (almeno) un voto tra il nove e il dieci, diventerà difficile o addirittura impossibile ottenere il voto massimo all’esame di maturità.

Un’altra novità riguarderà il ritorno dei giudizi sintetici già dalle elementari. Anziché quelli descrittivi, talora astrusi, confusi e finiti a volte sulle colonne dei giornali. Il progetto di legge, ieri sera, è stato approvato dal Senato. Ora tocca alla Camera. Il ministro Giuseppe Valditara ha rivendicato: “La scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti. Ritengo che nel caso di atti di bullismo non solo sia inutile ma anche dannoso tenere il ragazzo lontano da scuola, lasciato a non fare nulla”. E quindi ha aggiunto: “La riforma della valutazione della condotta. Rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti”. E dunque: “Sono convinto che l’impegno in attività sociali sia molto più costruttivo, perché lo studente possa analizzare e comprendere i motivi dei propri comportamenti inappropriati. Far parte di una comunità comporta diritti e doveri, tra i quali il rispetto per i docenti, i propri compagni e i beni pubblici. È anche importante che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare. Per costruire una società realmente democratica, per combattere la violenza, per ridare centralità ai valori fondanti della nostra Costituzione si deve ripartire dalla scuola, ogni giorno in prima linea nell’educazione dei nostri giovani. Noi lo stiamo facendo”.


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