Cronaca

Stupro in pieno giorno a Roma

di Gianluca Pascutti -


Roma: donna chiede aiuto per un malore, il barista la trascina in cantina e la violenta. Arrestato il titolare del locale in viale Eritrea, è accusato di sequestro di persona e violenza sessuale.

Un episodio di brutale violenza ha scosso nel tardo pomeriggio una delle strade più trafficate e frequentate del quartiere Africano, a Roma. Erano da poco passate le 19:00 quando una donna di 48 anni, colta da un lieve malore mentre si trovava sul marciapiede di viale Eritrea, si è avvicinata a un noto bar della zona per chiedere un bicchiere d’acqua e un attimo di ristoro. Invece di ricevere l’aiuto sperato, la donna è caduta vittima di un’aggressione sconvolgente.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri intervenuti sul posto, il titolare del bar, un uomo di 28 anni, approfittando della vulnerabilità della donna, l’ha convinta a seguirlo nel seminterrato del locale con la scusa di farla riprendere al riparo dalla confusione del bar. Una trappola. In quello spazio angusto, dove non arrivavano né gli sguardi né le voci della clientela seduta ai tavolini esterni, il giovane avrebbe prima aggredito fisicamente la donna, poi l’avrebbe immobilizzata, bendata e infine violentata.

L’incubo è durato oltre un’ora, fino a quando la vittima è riuscita a fuggire e, in stato di forte shock, ha contattato il 112. I militari dell’Arma sono giunti rapidamente sul posto e, dopo aver ascoltato il racconto della donna e compiuto un primo sopralluogo all’interno del locale, hanno proceduto all’arresto dell’uomo. Il presunto aggressore è stato condotto nel carcere di Regina Coeli con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale aggravata.

La donna, visibilmente provata, è stata soccorsa dai sanitari del 118 e medicata sul posto. Ha scelto di non essere trasportata in ospedale ma è stata accompagnata dai familiari.

L’intera comunità del quartiere è sotto choc. Il locale, molto frequentato anche da famiglie e lavoratori della zona, è stato posto sotto sequestro e le indagini continuano per chiarire ogni dettaglio dell’accaduto. Gli inquirenti stanno anche raccogliendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e verificando eventuali episodi precedenti che possano collegarsi all’indagato.


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