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Europei: i nostalgici tifosi sloveni e il motto “Trst je naš”

di Gianluca Pascutti -


I nostalgici tifosi della Slovenia durante il match della loro nazionale contro la Serbia, partita fondamentale per il passaggio agli ottavi di finale degli Europei, giocata ieri nel futuristico impianto della Allianz Arena di Monaco, hanno esposto una bandiera con i loro colori e la scritta Trst je naš. Tradotto in italiano “Trieste è nostra” un motto riconducibile a Tito e all’esercito slavo durante la breve occupazione di Trieste nel maggio del 1945. Soldati che si macchiarono di violenze, stupri, sequestri e fucilazioni di migliaia di Italiani, molti ancora dispersi, in chissà quali foibe a loro tanto care al tempo. Nel maggio del 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Trieste divenne il centro di una disputa territoriale tra l’Italia e la Jugoslavia, lo slogan “Trst je naš” fu ampiamente utilizzato dai partigiani jugoslavi e dal governo proprio per rivendicare la sovranità sulla città. Ora seguendo il protocollo di vari politici italiani dovremmo chiedere a gran voce al presidente della Repubblica Slovena di scusarsi pubblicamente ma ci limitiamo a segnalare l’accaduto, consapevoli che a parti invertite se dei tifosi italiani avessero esposto la bandiera della Xª MAS, molto attiva nel conflitto contro i partigiani jugoslavi, sarebbe successo il finimondo. Testate giornalistiche e televisioni in un fermento che nemmeno le api quando la loro regina è in pericolo, mentre in Slovenia tutto tace senza paura dei fantasmi con l’unica preoccupazione del passaggio agli ottavi. 


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