Attualità

Vuoto attorno alle big: la Serie A resta a 20 squadre

di Giovanni Vasso -


La Serie A rimarrà a venti squadre ma si crea il vuoto tra Inter, Milan e Juventus (con la partecipazione straordinaria della Roma) e tutto il resto dei club. Sono anni che sui social, in lungo e in largo, si predica al bel calcio di una volta quando, nel vecchio campionato più bello del mondo, giocavano solo in sedici squadre. Si stava meglio allora, con le partite solo alla domenica alle tre. Ma da ormai vent’anni e più sono arrivate le televisioni. Che hanno radicalmente trasformato il gioco in business. E hanno imposto un calendario spezzatino finalizzato a tenere l’appassionato di calcio davanti a un televisore dal venerdì fino al lunedì sera. Tante partite, troppi impegni, specialmente per i club più prestigiosi che fanno le coppe europee (quest’anno non c’è la Juve ma l’assenza è destinata a essere di breve durata). Tante chiacchiere, tanto inchiostro, vero o virtuale, s’è sprecato invocando una riforma. Che rilanciasse l’appeal del calcio italiano. Ma quando s’è trattato di votare, solo Inter, Milan e Juventus insieme alla Roma hanno detto di sì alla proposta di riportare il numero dei partecipanti alla Serie A da venti a diciotto.  “La Lega Serie A ha approvato – si legge nella nota diramata a urne già scrutinate – nel corso dell’Assemblea svoltasi nella sede di via Rosellini, il proprio documento di indirizzo contenente le proposte di riforma del calcio italiano. Nel corso della stessa riunione, è stata ribadita l’assoluta necessità di mantenere nello statuto federale il diritto di intesa, così come nei principali sistemi calcistici europei. È stato, inoltre, confermato l’attuale format a 20 squadre del campionato di Serie A”.

La votazione, più che fondata su un ragionamento condiviso, sembra poggiarsi sullo scontro tra grandi club e altre squadre. Urbano Cairo, patron del Torino, ha stigmatizzato “l’incontro di Inter, Milan e Juve con la Figc” definendolo “non una spaccatura”, ma un atteggiamento dettato dal fatto che “loro hanno avuto un atteggiamento sbagliato”. “Credo sia giusto esserci il rispetto reciproco, in questo caso è mancato, mi dispiace dirlo anche perché ho un bel rapporto con tutti. È sembrata una superleghina”, ha tuonato Cairo. Che ha aggiunto: “Chi rappresenta la Serie A in consiglio federale deve rappresentare il diritto di tutti È stato un clima civile senza toni alti, si è discusso in maniera positiva. Le riforme? C’è un documento importante che è nato con la volontà di tutti, tutti hanno contribuito a questo documento”.


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