Esteri

La rivolta Wagner, Lukashenko media e Prigozhin: “Torniamo indietro”

di Giovanni Vasso -


AGGIORNAMENTO ORE 19.46

Il presidente bielorusso Lukashenko ha annunciato che, all’esito di una trattativa, la Wagner ha accettato di fermare la sua marcia. Lo stesso Prigozhin ha confermato di aver dato il dietrofront ai suoi uomini quando mancavano 200 km prima di arrivare a Mosca: “Non spargeremo sangue russo”.

AGGIORNAMENTO ORE 19.22

“In totale, cercando di distruggere le colonne di Wagner, le forze russe hanno perso: 3 Mi-8mtpr, un Mi-8, un Ka-52, un Mi-35 e un VZPU IL-18(22)”. Lo ha affermato il capo dei mercenari, Evgenij Prigozhin in un aggiornamento pubblicato sui social insieme alla fotografia di uno dei velivoli che sarebbero stati abbattuti dai suoi uomini.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18.53

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico per parlare degli eventi in Russia con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Lo hanno riferito i media di Ankara, ricordando la telefonata avvenuta in giornata tra il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18.50

La Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Usa Joe Biden si è confrontato con gli alleati, in particolare con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier britannico Rishi Sunak, sull’evoluzione della situazione in Russia. I leader hanno convenuto sul confermare “incrollabile sostegno all’Ucraina”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18.24

“Ammoniamo i paesi occidentali da qualsiasi tentativo di utilizzare la situazione interna in Russia per raggiungere i loro obiettivi russofobi, la situazione sarà risolta presto e gli obiettivi dell’operazione militare in Ucraina raggiunti”. Così il ministero degli Esteri di Mosca.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18.20

A Mosca sono state sospese tutte le attività culturali programmate per l’intera settimana prossima. Nelle scorse ore il sindaco Sergej Sobyanin ha decretato la chiusura degli uffici e delle attività lavorative per la giornata di lunedì.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18.10

Barricate alle porte di Mosca. La capitale si prepara ad “accogliere” la Brigata Wagner la cui avanzata sarebbe già arrivata nella regione. Secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti citando fonti locali, sarebbero stati approntati posti di blocco nell’area della tangenziale che costeggia la capitale e in altri sedici punti strategici secondari. In rete girano video in cui ruspe sono al lavoro per divellere le strade e creare terrapieni per renderle impraticabili alle milizie di Prigozhin.

AGGIORNAMENTO ORE 17.37

Le forze armate dell’Ucraina hanno liberato i territori vicino alla città di Krasnohorivka, nella regione di Donetsk, approfittando della ribellione del gruppo Wagner. Lo ha affermato il comandante del raggruppamento strategico operativo Tavria, Oleksandr Tarnavsky, citato dall’agenzia di stampa Ukrinform.

 

AGGIORNAMENTO ORE 17.18

Stando a quanto riporta Bbc Russia, a Mosca è iniziata l’evacuazione di musei e altri luoghi pubblici d’interesse, strategico e non. In particolare si tratta della Galleria Tretjakov, il museo Pushkin e la Casa della Cultura Ges-2. Stessa sorte è toccata a due centri commerciali della capitale russa, il Mega Belaya Dacha ed il Kvartal.

Tricarico: “Il piano Prigozhin deciso da mesi. Agisce solo ora perché vede divisioni nell’esercito di Mosca”

AGGIORNAMENTO ORE 17.16

Gli Usa ribadiscono il loro sostegno all’Ucraina. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha riferito che “Il segretario Blinken ha ribadito che il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina non cambierà. Gli Stati Uniti rimarranno in stretto coordinamento con alleati e partner mentre la situazione continua a svilupparsi”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 16.46

La Lettonia ha chiuso i confini ai cittadini russi. L’Estonia segue da vicino la situazione e non esclude reazioni simile a quella dei vicini baltici.

 

AGGIORNAMENTO ORE 16.32

Un video postato su Telegram testimonia l’incontro tra Evgheny Prigozhin e il vice ministro della Difesa Yunus-Bek Yevkurov. Lo riferisce la Bbc che è sicura di aver riconosciuto l’esponente del governo dopo aver analizzato le immagini con un sistema di rilevamento biometrico. All’incontro avrebbe preso parte anche Vladimir Stepanovich Alekseev, numero due dell’intelligence russa. Resta un mistero l’orario dell’incontro.

 

AGGIORNAMENTO ORE 16.15

Il Corpo dei volontari russi si unirà a Wagner nella sua marcia. E chiama la popolazione alla rivolta. “Abbiamo tutti un’opportunità unica per determinare il nostro destino e il destino della nostra patria! Tutto il coordinamento passerà attraverso i nostri canali di comunicazione ufficiali”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 16.11

Teheran ritiene che la vicenda sia questione interna alla Russia. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ha però dichiarato che l’Iran “sostiene lo stato di diritto in Russia”. Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta l’agenzia Anadolu, si è detto pronto a sostenere “il prima possibile una risoluzione pacifica degli eventi in corso in Russia”.

AGGIORNAMENTO ORE 16.04

Putin è pronto a offrire la grazia ai miliziani della Wagner. In cambio della testa del loro capo. Prigozhin, stando a quanto hanno riferito fonti militari a media russi, per il presidente russo va ucciso. Poi si potrà anche perdonare ai soldati che si sono imbarcati con lui in quella che, stamattina, ha bollato come “un’avventura criminale”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 16.01

La spedizione di Wagner è a metà strada, Mosca adesso dista solo 373 chilometri. Se dovesse continuare così, la marcia di Prighozin dovrebbe raggiungere la capitale russa già poco dopo le 18.30.

 

 

AGGIORNAMENTO ORE 15.46

La Brigata Wagner si sta avvicinando al territorio di Lupetsk. Lo ha confermato il governatore dell’oblast locale. Secondo cui “la situazione è sotto controllo”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 15.34

“Ogni crisi preoccupa perché le fragilità nel mondo abbiamo visto che hanno ripercussioni anche esterne ma al momento si tratta di una crisi interna che era già in corso da tempo nelle forze armate russe, vediamo cosa succederà. Non facciamo previsioni”. Così il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto al Tg1.

Dov’è Putin: fra illazioni e propaganda

 

AGGIORNAMENTO ORE 15.24

Sergey Markov, ex consigliere di Putin, annuncia sui social: “Le colonne della Wagner stanno andando verso Mosca. Non incontrano quasi nessuna resistenza. L’unica possibilità è dal cielo, con gli aerei. E non molto. Presumibilmente, Wagner è già arrivata a Voronezh e ora sta attraversando la regione di Lipetsk. E presto Tula e da lì a Mosca”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 14.44

Il presidente Putin ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo turco Erdogan. Lo riferisce Ria Novosti. Secondo il Cremlino, Istanbul avrebbe espresso la sua solidarietà al governo di Mosca.

 

 

AGGIORNAMENTO ORE 14.41

Smentite le voci di fuga di Putin e Medvedev dal Cremlino. L’agenzia Ria Novosti riferisce, citando un portavoce del governo, che il presidente “è al lavoro”.

 

Prigozhin: “Presa Rostov senza sparare, la Russia ci sostiene”

AGGIORNAMENTO ORE 14.38

In un messaggio apparso su Telegram, Prigozhin ammette che le brigate Wagner sono state attaccate dall’esercito russo nell’area di Voronezh. “Hanno aperto il fuoco contro di noi, prima colpi d’artiglieria e poi ci hanno sparato da un elicottero”.

AGGIORNAMENTO ORE 14.32

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha riferito che il presidente Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, e con il presidente dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev oltre che con il leader della Bielorussia Lukashenko.

Kadyrov schiera la Cecenia contro Prigozhin: “Tradimento”

AGGIORNAMENTO ORE 14.29

“Abbiamo preso Rostov senza sparare un colpo”. Così Evgenij Prigozhin, in un audio lanciato su Telegram, rivendica il controllo della città al confine con l’Ucraina e, in particolare, del quartier generale del distretto militare meridionale.

AGGIORNAMENTE ORE 14.04

Le forze cecene sono entrate nel territorio dell’oblast di Rostov. Lo ha reso noto un canale telegram russo, Rybar. Secondo le informazioni pubblicate in rete, la divisione Akhmat starebbe marciando a tappe forzate per combattere contro gli ammutinati della Wagner. Inoltre, a quanto pare, l’esplosione registratasi al distretto militare sarebbe dovuta a un ordigno fatto brillare per disperdere la folla.

Il meme di Musk e i pop corn ucraini, i social e la rivolta Wagner

AGGIORNAMENTO ORE 13.45

Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba chiama gli alleati all’ultimo assalto: “A quelli che dicevano che la Russia era troppo forte per perdere, guardate adesso. il momento di abbandonare la falsa neutralità e la paura di un’escalation, dateci tutte le armi che ci servono, dimenticate l’amicizia o gli affari con la Russi, è arrivato il momento di mettere fine al male che tutti disprezzavano, ma avevano paura di abbattere”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 13.38

“La guerra civile è ufficialmente iniziata”. Questo il messaggio che sarebbe stato pubblicato pochi minuti in uno dei canali Telegram vicini alle brigate Wagner.

 

AGGIORNAMENTO ORE 13.31 

Il governatore dell’oblast di Voronezh, Alexander Gusev ammette gli scontri e i combattimenti in città. “Nell’ambito dell’operazione anti-terrorismo, le forze armate russe stanno conducendo le necessarie misure operative di combattimento nel territorio di Voronezh”. Gusev, su Telegram, ha dichiarato che presto sarà pronto a “fornire informazioni sugli sviluppi della situazione”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 13.30

Le autorità della città di Lipetks, a metà strada tra Mosca e Voronezh, hanno fatto appello ai propri cittadini affinché restino in casa e non escano. Le colonne di Wagner stanno puntando verso nord e gli scontri si potrebbero presto estendere anche qui.

La furia dello Zar su Prigozhin: “Russia tradita per ambizioni personali”

AGGIORNAMENTO ORE 13.21

Elicotteri dell’esercito russo avrebbero aperto il fuoco contro un convoglio di miliziani della Wagner in viaggio sull’autostrada M4 che, da Voronezh raggiunge Mosca. L’attacco si sarebbe verificato proprio attorno alla città al confine con l’Ucraina.

 

AGGIORNAMENTO ORE 13.19

“Mi auguro la guerra finisca, ma non tocca a noi interferire”. Il ministro degli Ester Antonio Tajani parla ai giovani di Confindustria di quanto sta avvenendo in Russia: “Noi non abbiamo fatto guerra alla Russia, contestiamo la violazione del diritto internazionale da parte di Putin e di chi guida in questo momento politicamente la Russia. I problemi interni della Russia sono problemi interni della Russia. Noi dobbiamo solo dire alla Russia che le truppe russe devono tornare dove erano partite”.

AGGIORNAMENTO ORE 13.05

Almeno cento vigili del fuoco sarebbero impegnati a spegnere l’incendio al deposito di carburante bombardato dall’aviazione russa a Voronezh. Lo ha riferito il governatore dell’oblast, Alexandre Gusev.

Il Colpo di Stato in Russia, il golpe fallito del 1991

 

AGGIORNAMENTO ORE 13.03

Secondo quanto riporta il canale Telegram Baza, a Rostov si spara e si sarebbero registrate, nei pressi del quartier generale del distretto militare meridionale, almeno un’esplosione e svariati conflitti a fuoco. Le autorità riferiscono che le strade del centro della città, occupate dai miliziani Wagner, sono state sgomberate, almeno parzialmente.

AGGIORNAMENTO ORE 13.00

L’analisi dei fatti da parte del vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani: “Ci sono delle crepe all’interno del sistema militare russo, ci sono delle divisioni e dei contrasti evidentemente il fatto che non sia stata una guerra lampo ha dimostrato tutte le carenze delle forze armate russe e questo ha provocato malcontento nelle truppe di Wagner . È soltanto la dimostrazione di un fronte che non è così coeso come voleva far credere”.

AGGIORNAMENTO ORE 12.57

Con “l’implosione caotica della Russia, è giunto il momento per la vittoria dell’Ucraina”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis: “Per 100 anni i lituani hanno vissuto al confine con la brutale banditocrazia di Mosca, sapendo che era solo una questione di tempo prima della prossima caotica implosione, non siamo distratti. Vediamo chiaramente nel caos. L’obiettivo, come sempre, è la vittoria e la giustizia per l’Ucraina. Il momento è adesso”.

I falchi russi alzano i toni, Strelkov: “Sarà l’Apocalisse”

AGGIORNAMENTO ORE 12.48

Il patriarca Kirill prega “per una risoluzione pacifica dell’attuale situazione in qualità di primate della Chiesa ortodossa russa, esorto coloro che, avendo preso in mano le armi, sono pronti a dirigerle contro i loro fratelli, a ripensarci”. Il capo della chiesa ortodossa russa, in una dichiarazione apparsa in rete, afferma: “Lo scontro militare è una prova in cui noi, ancor più che in altri momenti, siamo chiamati a preservare con cura l’unità nazionale, sostengo gli sforzi del Capo del Stato russo volto a prevenire disordini nel nostro paese”.

AGGIORNAMENTO ORE 12.41

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky esulta: “Ora c’è così tanto caos che nessuna menzogna può nasconderlo…La debolezza della Russia è evidente”.

Origini, ingaggi e scenari operativi: cosa sappiamo delle Brigate Wagner

AGGIORNAMENTO ORE 12.36

Adesso si comincia a fare sul serio. L’aviazione russa, secondo quanto riporta il Kyiv Post, avrebbe bombardato un deposito di carburante a Voronezh. L’obiettivo sarebbe quello di azzoppare l’avanzata Wagner. A Rostov si spara.

AGGIORNAMENTO ORE 12.29

L’ex presidente russo Dmitri Medvedev invita i russi a “stringersi attorno al Presidente, Comandante Supremo delle forze armate del Paese”. Per il numero due del consiglio di sicurezza di Mosca: “Ora la cosa più importante per sconfiggere il nemico esterno ed interno, che vuole fare a pezzi la nostra Patria, per salvare il nostro Stato è stringersi attorno al Presidente, Comandante Supremo delle forze armate del Paese divisioni e tradimento sono la via per la più grande tragedia, una catastrofe universale. Non lo permetteremo”.

Zelensky esulta: “Mosca non può più nascondere la sua debolezza”

 

AGGIORNAMENTO ORE 12.25

Il presidente del consiglio dell’Unione europea, Charles Michel, ribadisce su twitter che la questione è “interna” alla Russia e afferma: “Monitoriamo da vicino la situazione in Russia mentre avviene in contatto con i leader europei e i partner del G7. Questa è chiaramente una questione interna russa. Il nostro sostegno all’Ucraina e al presidente Zelensky è saldo”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 12.19

Gli ucraini “festeggiano” le notizie che arrivano da Rostov e da Mosca. Nell’ospedale da campo di Chasiv Yar, medici e feriti si scambiano auguri e speranze. Come riporta la Bbc, il clima è di festa e la “speranza” dei militari di Kiev è che con la “rivoluzione in Russia” possa finire la guerra.

Dagli hot dog in strada alla rivolta Wagner, chi è Evgenij Prigozhin

AGGIORNAMENTO ORE 12.15

La “rivincita” di Giorgia Meloni, in conferenza stampa la premier attacca: “Quello che sta accadendo, quanto certa propaganda fatta in passato dalla Russia di forza e compattezza all’interno del regime non corrispondesse poi così alla realtà. Non dobbiamo farci distogliere dal sostegno dell’Ucraina, che è materia sulla quale l’Europa ha dimostrato una compattezza, una lucidità e una capacità strategica che non sempre si era vista in passato e su questa strada dobbiamo continuare”.

“Golpe entro un anno”, la profezia dell’ex ghost writer di Putin

AGGIORNAMENTO ORE 11.56

Prigozhin, con un messaggio audio su Telegram, replica alle accuse di tradimento. “Il presidente si sbaglia. Riguardo al tradimento della madrepatria, il presidente si è profondamente sbagliato. Siamo patrioti della nostra patria. Abbiamo combattuto e stiamo combattendo ora. Non vogliamo che il nostro Paese viva più nella corruzione, nelle bugie e nella burocrazia”.

AGGIORNAMENTO ORE 11.39

I leader dei gruppi filorussi del Donbass si sono schierati dalla parte della Russia e del Cremlino. Si tratta di una scelta strategica che potrà pesare molto sulle chance di successo della rivolta Wagner.

Prigozhin: “Ma quale tradimento, noi patrioti contro la corruzione”

AGGIORNAMENTO ORE 11.31

Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino è sicuro: “Siamo solo all’inizio, Russia”. Per l’esponente del governo di Kiev: “La divisione tra le élite è troppo evidente: accettare e fingere che tutto sarà sistemato non funzionerà. Qualcuno deve assolutamente perdere: o Prigozhin (con un finale fatale), o il collettivo anti- Prigozhin, il circolo del presidente Putin”.

AGGIORNAMENTO ORE 11.29

Il premier polacco Andrzej Duda ha riferito su Twitter di “consultazioni tenute questa mattina con il primo ministro e il ministero della Difesa, così come con gli Alleati”. Chiaramente, sul tavolo, c’è la situazione in Russia: “Il corso degli eventi oltre il nostro confine orientale è costantemente monitorato”.

 

 

AGGIORNAMENTO ORE 11.17

A Voronezh si combatte. Parola del governatore Alexader Gusev che all’agenzia Ria Novosti ha spiegato che “Le forze armate russe stanno adottando le necessarie misure operative e di combattimento nell’ambito dell’operazione antiterrorismo”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 11.13

“Il nemico non aspetta altro che la nostra guerra civile”. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo è tranchat e dalla sua piattaforma su Telegram tuona: “Abbiamo un comandante in capo. Non due, non tre. Uno. E ha invitato tutti a unirsi. Questa è la cosa principale ora. Il nemico sta solo aspettando la nostra guerra civile”. Poi deplora che Prigozhin abbia avuto “la tentazione di mettere la propria opinione al di sopra degli interessi del paese e del popolo sia grande”.

 

L’appello di Khodorkovsky: “Aiutiamo Prighozin e la Wagner”

AGGIORNAMENTO ORE 10.59

“Quello a cui stiamo assistendo è un affare interno della Russia. Stiamo seguendo con attenzione la situazione e siamo in contatto permanente con il nostro ambasciatore a Mosca e continuiamo le consultazioni con i Paesi membri”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Eric Mamer: “L’ue è in contatto anche con i nostri partner”.

AGGIORNAMENTO ORE 10.55

Il presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni, come si legge in una nota di Palazzo Chigi, afferma di seguire “con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l`aggressione alL’Ucraina provochi instabilità anche all`interno della Federazione Russa”.

Meloni: “L’aggressione a Kiev causa instabilità anche in Russia”

AGGIORNAMENTO ORE 10.51

“I deputati della Duma, che rappresenta gli interessi dei cittadini della Federazione russa, invocano il consolidamento delle forze e sostengono Vladimir Putin, il nostro comandante in capo”. Lo ha dichiarato il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin su Telegram. “I problemi del Paesi sono sempre provocati da tradimento, divisioni interne e tradimento delle elite”.

AGGIORNAMENTO ORE 10.41

“Al momento non c’è nessuna criticità per i connazionali in Russia, i quali sono stati invitati alla prudenza”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter che mette a disposizione una linea telefonica per informazioni al “numero di emergenza dell’Unità di Crisi 0636225”.

“Prighozin? Come Mussolini”. L’attacco dell’anchor man di Putin

AGGIORNAMENTO ORE 10.40

Vladimir Putin ha telefonato al presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko. All’alleato, Putin ha fatto il punto della situazione. Lo riferisce l’agenzia Belta.

AGGIORNAMENTO ORE 10.38

Il presidente francese Emmanuel Macron “sta seguendo da vicino la situazione”. Lo ha fatto sapere l’Eliseo, aggiungendo: “Rimaniano concentrati sul sostegno all’Ucraina”.

“Non accadrà come nel 1917”: Putin, Lenin e la lunga guerra fratricida tra rossi e bianchi

AGGIORNAMENTO ORE 10.14

Le forze speciali dell’esercito russo hanno fatto irruzione dentro il quartier generale della Wagner a San Pietroburgo. Lo rivela il blog Fontanka, citato dalla Bbc. Assalto dei soldati anche tra l’hotel e il ristorante di proprietà di Prigozhin.

AGGIORNAMENTO ORE 10.00

L’intelligence britannica dà ragione a Prigozhin. E rivela che anche la truppa regolare russa è passata a sostenere le ragioni di Wagner. Pochi combattimenti, secondo gli 007 inglesi, e per di più gestiti con un atteggiamento passivo. Per la Gran Bretagna, si tratta della più grande sfida portata alla Russia in tempi recenti.

L’intelligence britannica: “Esercito russo passivo, Wagner avanza”

AGGIORNAMENTO ORE 9.56

Mentre il presidente Putin promette reazioni feroci contro la rivolta, la Wagner annuncia di aver occupato anche la città di Voronezh. Secondo le brigate “l’esercito è passato dalla parte del popolo”. Il governatore dell’oblast della città aveva denunciato un convoglio di mezzi militari in marcia verso il centro cittadino.

 

AGGIORNAMENTO ORE 9.52

“Non permetterò la guerra civile”. Vladimir Putin allontana lo spettro del 1917: “Oggi la Russia sta conducendo una dura lotta per il suo futuro, sta respingendo l’aggressione dei neonazisti e dei loro padroni: praticamente l’intera macchina militare, economica e informativa dell’Occidente è diretta contro di noi. Stiamo combattendo per la vita e la sicurezza del nostro popolo, per la nostra sovranità e indipendenza, per il diritto di essere e rimanere un paese unito”. E ancora: “Quindi azioni che ci dividono in pratica sono un atto di tradimento del popolo, un colpo alla schiena del Paese e del popolo russo. Non permetteremo che ciò accada di nuovo, proteggeremo sia il nostro popolo che la nostra statualità da qualsiasi minaccia”.

AGGIORNAMENTO ORE 9.32

Putin riconosce che “la situazione a Rostov sul Don rimane difficile durante la rivolta armata” e che “il lavoro dell’amministrazione civile e militare è fondamentalmente bloccato”. Il presidente però ha rassicurato la popolazione sul fatto che si stanno adottando misure atte a “stabilizzare la situazione”. Insomma, il conflitto è in corso.

 

AGGIORNAMENTO ORE 9.24

Il presidente Putin promette il pugno duro contro i rivoltosi. Prigozhin, secondo lo Zar, ha agito per ambizione personale e per seguire i suoi obiettivi ha inferto una pugnalata alle spalle della Russia e delle sue forze armate. Ha affermato che saranno tutti puniti i capi della rivolta e che saranno trascinati “davanti alla giustizia”

AGGIORNAMENTO ORE 9.01

Vladimir Putin ha iniziato il suo discorso alla nazione. Parla apertamente di tradimento e di “pugnalata alle spalle”. Ha bollato la rivolta come “inganno” ai danni dei soldati di Wagner. E promette il pugno duro: “Combattiamo per la nostra vita”. E ha promesso reazioni durissime mentre, contestualmente, ha chiesto ai combattenti di Wagner di abbandonare la rivolta, “un’avventura criminale” innescata da “minacce e inganni”

AGGIORNAMENTO ORE 8.40

Per il tramite dell’agenzia Tass, il ministero della Difesa russo ha rivolto un appello ai mercenari delle Brigate Wagner. “Facciamo appello ai combattenti delle squadre d’assalto Wagner, molti vostri molti vostri compagni di diversi distaccamenti si sono già resi conto del loro errore. Vi chiediamo di mostrare prudenza e di mettervi in ​​contatto con i rappresentanti del ministero della Difesa russo o delle forze dell’ordine il prima possibile. Garantiamo la sicurezza di tutti”. Il governo ha chiesto ai combattenti, sostanzialmente, di abbandonare Prigozhin e il suo tentativo di colpo di Stato e di unirsi alle forze regolari.

AGGIORNAMENTO ORE 8.11

Vladimir Putin dovrebbe tenere a breve un discorso alla nazione. Lo ha annunciato, alla Tass, il suo portavoce Dmitri Peskov. Con ogni probabilità, parlerà intorno alle 9. Intanto l’Fsb ha bollato come “pugnalata alle spalle” l’azione della Wagner accusando Prigozhin di “volere la guerra civile”.

Le brigate Wagner scendono in battaglia contro il ministro Shoigu e occupano Rostov mentre il capo delle milizie, Evgeny Prigozhin, lancia i suoi uomini verso l’obiettivo grosso: “Andiamo a Mosca”. Sono bastate dieci ore ai mercenari per impadronirsi del centro della città russa. La sfida è lanciata. Non a Putin, almeno non direttamente. E mentre l’Fsb, i servizi federali di sicurezza, aprono un fascicolo per incitamento alla ribellione armata, Wagner punta a “colpire” anche la capitale. Che si prepara. Il sindaco di Mosca, infatti, ha già attuato le misure anti terrorismo ma Prigozhin, che ha annunciato di aver occupato i punti chiave e strategici di Rostov, non vuole nemmeno sentir parlare di colpo di Stato. Per lui si tratta di “una marcia per la giustizia”. La giustizia, secondo il capo di Wagner, sarebbe la rimozione dagli attuali incarichi del capo di Stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Finché resteranno in carica, ha promesso Prigozhin, Wagner “bloccherà la città di Rostov” e punterà a raggiungere Mosca. Putin, per ora, si è astenuto da ogni commento ma il suo portavoce, Dmitri Peskov ha riferito che il presidente “è al corrente della situazione che si sviluppa attorno al fondatore della compagnia militare privata Wagner” mentre “vengono prese tutte le misure necessarie”.

Lo scontro tra l’esercito e le forze armate regolari russe e la Wagner è deflagrato in tutta la sua violenza. Il generale Seregi Surovkin ha tentato di far ragionare Prigozhin e i suoi: “Il nemico non aspetta altro” ma la Wagner lamenta attacchi diretti, dall’esercito, agli uomini delle sue brigate. Una circostanza bollata come fake news dai vertici militari.

 

 

 


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