Politica

Nasce la Federazione Civica, nucleo della lista civica nazionele del centrosinistra

di Alessio Postiglione -

Claudio Signorile Unita Socialisti


“Il nostro progetto è pronto, la lista civica nazionale può partire con La Federazione Civica”, esclama Claudio Signorile chiudendo i lavori dell’assemblea delle liste civiche federate sotto la nuova sigla. Si conclude così a Roma, nelle sale dell’hotel Nazionale di Piazza Montecitorio, un percorso composto da mesi di avvicinamento, seminari di merito e di metodo, valutazione di esperienze internazionali e soprattutto constatazione della crescente crisi dei partiti politici italiani. 

I maggiori nuclei territoriali del civismo italiano hanno deciso di promuovere un processo di federazione – chiaramente ispirata a ricomporre la relazione tra nord, centro, sud e isole – in una chiave che viene chiamata “di interdipendenze territoriali”. E di presentare a Roma (simbolicamente a un passo dal Parlamento) le ragioni della federazione e il contributo che intende dare alle elezioni.

“Abbiamo tutte le ragioni per riprendere l’idea dell’Italia dal basso, per la quale qualcuno ha criticato Mario Draghi che l’ha riconosciuta a suo sostegno – ha detto introducendo i lavori Stefano Rolando – professore universitario milanese, per molti anni in precedenza a Roma direttore generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, qui nel ruolo di “portavoce” – idea legittima e non populista, perché è soprattutto quella del tessuto intermedio, amministrativo, della rete delle responsabilità che si riconducono allo spirito civile (in quanto società laica) e allo spirito civico (in quanto società partecipativa)”.

E infatti tre voci della partnership di questa federazione hanno esposto la visione distinta ma convergente del progetto: Andrea Fora rappresentante del patto civico per l’Umbria (rappresentanza della rete civica dell’Italia centrale e anche dei progetti socialmente innovativi), Salvatore Grillo (già parlamentare e in rappresentanza di Mezzogiorno federato) e Franco D’Alfonso (già assessore del Comune di Milano e in rappresentanza della Alleanza civica del Nord).

Poi le testimonianze, anche in equilibrio di genere, dai territori, tra chi lavora nel quadro sociale e chi opera attraverso liste che si sono confrontate elettoralmente, oltre a chi ha assunto rilevanti responsabilità di governo nelle amministrazioni: Cristiana Pagni (Spezia), Piercarla Delpiano (Savona), Francesca Straticò (Castrovillari, Calabria). E poi Francesco Tresso (assessore a Torino), Laura Specchio (consigliere comunale di Milano), Silvia Fossati (presidente Municipio 7 a Milano), Elisa Giardini (sindaca di Volpedo).

Un quadro che segnala i tre principali livelli di impegno del civismo: quello sociale, quello professionale, quello politico-amministrativo. Che ora mette a punto anche organi di informazione. Giampaolo Sodano, già parlamentare e già direttore di Rai2, animatore della Alleanza civica di Roma e del Lazio, ha promosso un progetto editoriale digitale molto orientato ai temi in discussione, mentre Mezzogiorno Federato è fiancheggiato dall’inizio da strumenti di informazione penetranti e capillari. Alla conferenza stampa hanno partecipato graditi ospiti esponenti della politica nazionale come l’ex-ministro dell’Ambiente Edo Ronchi (che ha apprezzato l’evidenza in agenda dell’attenzione alla transizione ecologica) e l’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Bruno Tabacci (parte della tessitura delle alleanze del centrosinistra oggi rappresentato in Parlamento). Concludendo, il fondatore di Mezzogiorno Federato, già ministro in passati governi Claudio Signorile, ha ribadito il carattere autonomo e diverso da ogni espressione degli attuali partiti politici nel contesto di un governo delle transizioni “che richiedono più discontinuità e meno mediazioni in un nuovo rapporto tra cittadini e doveri della politica e che richiede, alla luce della novità della Federazione civica e del suo confronto aperto con tutti, di pervenire presto a decisioni”. 


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