IL CARRELLO DELLA SPESA – Contro i rincari, gli italiani fanno le vacanze a rate
Sdraio e ombrelloni chiusi allo stabilimento Belsito di Ostia che aderisce allo sciopero dei balneari, Roma, 9 agosto 2024. ANSA/CLAUDIO PERI
Stessa spiaggia, stessi aumenti: ci risiamo, con le vacanze arrivano i rincari e allora, le ferie, è meglio pagarle a rate. Con la bella stagione salgono i prezzi a cominciare dai trasporti. Per le famiglie si annuncia un (altro) salasso. E sempre più italiani si indebitano per le ferie. Lo riferisce la Fabi, la Federazione autonoma dei bancari, che snocciola le cifre: “C’è una parte d’Italia che mette da parte e un’altra che si indebita per sostenere spese percepite come irrinunciabili. Dentro il credito al consumo ci sono anche le spese per le vacanze“, ha affermato Lando Maria Sileoni, segretario Fabi durante un’intervista a Mattino Cinque News. Stando ai numeri Fabi, le famiglie italiane investono il dieci per cento del loro budget per pagare alberghi, viaggi e ristoranti. Che, adesso, rappresentano una voce importante nella montagna da 270 miliardi di prestiti legati al credito al consumo (che ricomprende, oltre alle vacanze, pure gli acquisti a rate di automobili, elettrodomestici). L’analisi Fabi trova sostanziale riscontro nel report di Facile.it che fotografa, nei primi cinque mesi di quest’anno, un aumento dei prestiti, in pratica delle vacanze a rate, del cinque per cento rispetto all’anno scorso. L’importo erogato, effettivamente, per pagare le vacanze (a rate) degli italiani sarebbe pari a più di 220 milioni di euro. Ma quanto spenderanno, in media, le famiglie per l’estate? Stando ai numeri di Consumerismo, ogni famiglia pagherà il 4,3% in più rispetto all’anno scorso e solo di spese extra gli esborsi potranno salire fino a 3mila euro. La stangata, ma non ditelo al ministro Giorgetti che continua a battersi contro la denatalità, è (anche) sui centri estivi. Le cui rette, in media, si attestano, nel privato, fino a 700 euro a bambino. Cifra, questa, che può ridimensionarsi in maniera significativa pur rimanendo un esborso importante, nel pubblico, a 400 euro. Va da sé, però, che a modulare i costi siano anche le fasce Isee di appartenenza. Un’ulteriore spesa, maggiore, sarà rappresentata dalle spiagge. Altroconsumo ha pubblicato i dati sulle tariffe applicate da 213 stabilimenti balneari in tutta Italia. C’è una sola conferma: i prezzi sono tutti aumentati. Rispetto al 2024, il rincaro medio è stimato nel 5% ma la stangata è più vistosa se il confronto si applica rispetto alle tariffe 2021: in quattro anni, i costi sono saliti del 17%. Tra le località dove gli aumenti si fanno sentire con maggiore forza ci sono Alghero e Senigallia, con il 9%, seguiti da Palinuro e Gallipoli con prezzi lievitati del 7%. La Liguria, con Alassio, conquista la palma del mare più salato: per un posto nelle prime quattro file si spendono fino a 340 euro, con punte da 350 euro a settimana. Al contrario, la costa adriatica si conferma più family friendly: a Rimini servono “solo” 150 euro a settimana, a Lignano ne bastano 154.
Andrà male anche a chi sceglierà di viaggiare magari prendendo l’aereo. Un’altra inchiesta di Altroconsumo rivela che, ad agosto, i costi dei voli sono saliti dell’83% rispetto a quelli praticati a dicembre. Alcune tratte, come quella tra Milano e New York, diventano a dir poco bollenti facendo segnare rincari da mille euro a biglietto. Un trend simile per i collegamenti tra il capoluogo lombardo e Londra, saliti di 570 euro. Il consiglio dei consumatori rimane quello di monitorare per tentare di trovare qualche occasione. Ma bisogna mettersi l’animo in pace. Sarà un’estate caldissima e costosa. Ecco perché sempre più italiani hanno deciso di affrontarla tentando di diluirla nel tempo. Vacanze a rate, ecco la parola d’ordine dell’estate 2025.
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