Ambiente

Arrestato il “re dei rifiuti”: a Ischia la mano della camorra

Agli arresti domiciliari l'imprenditore che imponeva ricatti e ritorsioni per trasportare rifiuti dalle isole sulla terraferma

di Angelo Vitale -


A Ischia comandava lui, ora è stato arrestato: Angelo Marrazzo si definiva “il re dei rifiuti”, diceva di comandare lui sull’isola di fronte Napoli dove imponeva sugli appalti dei rifiuti la potente mano del clan camorristico Moccia. Alla fine, dopo aver abbassato la testa per tanto e troppo tempo, qualcuno denuncia sempre ed è successo così anche in Campania. Un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha messo in campo polizia e Guardia Costiera che sull’isola d’Ischia, a Casamicciola Terme, hanno sequestrato due navi di proprietà di Traspemar , la compagnia che fa capo a Marrazzo. Le navi sono la Giuseppina Prima e la Don Angelo, che attualmente Marrazzo aveva destinato ad un servizio di trasporto marittimo di rifiuti alle isole Eolie.

A Casamicciola ora è fermo il trasporto dei rifiuti

Il suo business, però, era quello delle isole di fronte Napoli. Affari che voleva fare a modo suo, partendo da quella Giuseppina Prima che abitualmente cura il trasporto marittimo dei rifiuti dalle isole di Ischia e Procida alla terraferma. Un servizio la cui interruzione già preoccupa il sindaco di Casamicciola Terme, Giosi Ferrandino, che ha scritto al prefetto di Napoli lanciando un allarme: “serio rischio sanitario, grave emergenza”.

Come è arrivata la Dda ad indagare sul re dei rifiuti?

A Marrazzo la Dda è arrivata indagando su un presunto traffico illecito al cui centro erano stati messi, nell’ipotesi investigativa, il fango prodotto dall’alluvione di Casamicciola del 2022 e i materiali di risulta delle demolizioni degli edifici danneggiati dal terremoto del 2017. A conferma di quanto ancora conti, per i traffici illeciti della criminalità organizzata, l’ampio spettro di tutti i rifiuti possibili. Sembra un’esagerazione e non lo è: dove c’è un rifiuto arriva la camorra a cercare di imporre la sua economia criminale.

L’arresto di Marrazzo

Angelo Marrazzo è stato arrestato 48 ore fa ed attualmente si trova agli arresti domiciliari a Frattamaggiore in provincia di Napoli. E’ accusato di estorsione e concorrenza illecita aggravate dalla modalità mafiosa. L’autotrasportatore che lo ha denunciato ha raccontato ai magistrati di essere per anni stato minacciato, obbligato a rivolgersi a una ditta solo formalmente amministrata dalla nuora di Marrazzo per trasportare rifiuti infiammabili e speciali sulle tratte Napoli-Pozzuoli-Ischia e Procida-Pozzuoli. “Io non vi faccio più lavorare, la gestione dei rifiuti sull’isola è dei Moccia (il clan camorristico di Afragola coinvolto perfino nei milionari subappalti Rfi della stazione ferroviaria del posto, ndr)”. E ancora: “O vi rivolgete a noi alle nostre condizioni o non lavorate: a Ischia comando io, il re dei rifiuti sono io”. E per chi non abbassava la testa c’era il dossieraggio: “Ti faccio sequestrare i camion con i rifiuti e il deposito, ti faccio sanzionare dalle capitanerie di porto o dalla polizia municipale, non ti faccio lavorare più”. Non solo minacce: sei anni fa, dopo aver rifiutato di continuare a pagare quanto imposto, l’autotrasportatore subì controlli, sanzioni, la sospensione della patente e il sequestro del camion. Come per lui, uguali ritorsioni per chi pensava di poter scegliere un’altra compagnia.


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