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Valeria Baistrocchi

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Cisl: necessario impegno governo su scuola e formazione

  Lo dichiara in una nota il Giulio Romani, segretario confederale della Cisl, ha quest’oggi comunicato con una nota che: "Il tasso di occupazione al...

Elisabetta II, Bach: perso una grande sostenitrice dello sport

Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha ricordato Sua Maestà la Regina Elisabetta II alla riunione del Comitato Esecutivo del CIO. "Abbiamo...

Autonomia, Lega: De Luca prima di parlare deve leggere Costituzione

  Il vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier Fabrizio Cecchetti, ha quest’oggi affermato: "I De...

Senato, Fenu (M5s): non abbiamo potuto portare misure fondamentali

  Emiliano Fenu, senatore del Movimento 5 Stelle,  ha quest’oggi dichiarato: "Mi spiace che altre forze politiche non abbiano consentito di portare in Aula, prima...

Letta (PD): offriremo agli italiani proposta credibile

  Nella giornata dell’ inaugurazione della sede dei volontari del Pd per le elezioni, Enrico Letta, ha affermato: "Oggi è una giornata particolare, al di...

Elezioni, Boschi (Iv): tanti cittadini si riconoscerebbero in un terzo polo

  Ai microfoni di Giancarlo Loquenzi, conduttore di “Zapping”, la capogruppo di Italia Viva Maria Elena Boschi ha affermato: "Se ci sono le condizioni per...

La metamorfosi di Giggino ‘a poltrona

Il Pd ha la grana di Luigi Di Maio, ormai ribattezzato Giggino a' poltrona. Già, l'ex leader del M5s che s'è sganciato da Giuseppe Conte e dai suoi sperando di sostenere il governo Draghi è stato uno dei kamikaze che hanno accelerato la caduta dell'ex banchiere centrale Bce da palazzo Chigi. E adesso devono trovargli una poltrona. Perché dai suoi ex non c'era posto (ha già fatto due mandati). E così ecco il progetto targato Tabacci-Sala, benedetto da Letta e già andato in fumo prima di partire: una lista di sindaci Pd per camuffare la corsa alla cadrega dell'onorevole voltagabbana. Peccato che ormai dentro il progetto ci siano solo la volpe Tabacci e qualche amico ex Dc.

Dai Parioli con furore “Letta, er premier sono io”

A Rrrroma, come la pronuncia lui, è già "er premier", Carlo Calenda, ex ministro di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, che ha deciso di imporsi a sinistra come la sola novità e di spiazzare Enrico Letta, alle prese con tigri e quadri di Van Gogh lanciando la propria candidatura come premier al posto di Mario Draghi se la destra non dovesse vincere. Nessun colpo di teatro, Calenda è fatto così. E sa bene che per il segretario Pd la sua presenza è ingombrante, invisa a metà della base, ma forse l'unica speranza per non subire una debacle elettorale e confinarsi chissà per quanti anni all'opposizione.

La Meloni punta a Chigi. Il piano di Salvini e B.

Oggi il vertice del centrodestra. Sul tavolo le regole per la premiership. Giorgia favorita, la Lega apre: “Sceglie chi ha più voti”. La mossa del Cav.

Fi Lombardia: atteggiamento deludente di Mattinzoli

Gianluca Comazzi, capogruppo di Fi in Regione Lombardia, e Fabrizio Sala, assessore all'Istruzione e capodelegazione di Fi in giunta regionale, hanno reso noto, tramite una...

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