Attualità

Beccaria, rivolta e tensione nel carcere minorile senza pace

di Angelo Vitale -


“Violenta rivolta in atto da parte di alcuni detenuti”, circa 70, nel carcere minorile Beccaria di Milano. Nel pomeriggio la denuncia del Sappe, il cui segretario Alfonso Greco ha parlato di una situazione “molto grave. Ci arrivano dal Beccaria segnali allarmanti di una crescente tensione. La situazione è molto critica e mi sembra evidente che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’amministrazione della Giustizia minorile, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere tutelando gli agenti di polizia penitenziaria che vi prestano servizio”.

Il segretario generale del Sappe Donato Capece ha giudicato la condotta dei detenuti ancora in rivolta “irresponsabile e gravissima. Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che la situazione al Beccaria è sempre ad alta tensione e la Polizia Penitenziaria “continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni”. 

I problemi del carcere “sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento. È sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al corpo di polizia Penitenziaria” ha concluso.

Una versione dei fatti subito commentata dal senatore e capogruppo in commissione Giustizia di Italia viva, Ivan Scalfarotto: “È in corso una rivolta al carcere minorile Beccaria di Milano, già teatro di molti terribili episodi. La giustizia minorile con questo governo – che l’ha ampiamente equiparata a quella degli adulti – è diventata uno sfacelo, un disastro”.

Una situazione dopo qualche ora ufficialmente “rientrata”, anche se considerata “critica” sul versante istituzionale. “Una trentina di ragazzi non volevano rientrare in cella”: questa la spiegazione fornita ai media. Ancora non chiari i motivi della protesa forse legati a un provvedimento disciplinare nei confronti di un detenuto che ieri avrebbe tentato di strangolare un agente della polizia penitenziaria. “Non si registrano incendi all’interno della struttura e non risultano feriti né tra i giovani, né tra gli agenti”.

“Sono in stretto contatto, insieme al Capo dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano, con i vertici del Beccaria – ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari -. Il momento critico è rientrato e la situazione è sotto controllo, grazie all’intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria, guidati dal comandante Daniele Alborghetti”.

“L’episodio di insubordinazione – ha spiegato -è seguito al trasferimento in sezione isolata di un minore che aveva aggredito un altro detenuto e un agente. Ciò ha innescato la reazione di altri (detenuti, ndr) ristretti, che hanno messo in atto comportamenti oppositivi e danneggiato alcune suppellettili. Attendiamo una relazione dettagliata che consentirà di fare luce sui fatti. Ringrazio le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria per la professionalità dimostrata”.

“Il Beccaria, che ho visitato pochi giorni fa – ha poi aggiunto -, accoglie numerosi minori stranieri non accompagnati. I comportamenti di chi si è reso responsabile di eventuali danneggiamenti saranno valutati con rigore: il carcere funziona se rieduca, ma sul rispetto delle regole non si può transigere. Quindi non possono essere esclusi eventuali trasferimenti. A breve, come già annunciato, all’Ipm di Milano arriveranno ulteriori risorse in termini di personale, funzionari pedagogici e agenti”.

“Ma come si può pensare alla rieducazione, se proprio il luogo dove questa deve avvenire manca dei più elementari requisiti di sicurezza?”, denuncia l’assessora alle Politiche giovanili del Comune di Milano, Martina Riva.

Mentre, circa la rivolta, attacca i precedenti governi il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato: “La situazione delle carceri italiane è sempre più critica, dopo anni in cui i vari governi, in particolare quelli di centrosinistra e dei Cinque Stelle che si sono susseguiti, le hanno lasciate in uno stato disastroso e di totale abbandono”. “Il Beccaria di Milano – ha aggiunto – è uno di quelli che versa in situazioni critiche e dove le tensioni al suo interno sono sempre più frequenti”.


Torna alle notizie in home