Attualità

Covid 19 quattro anni senza verità

di Gianluca Pascutti -


Il sospetto, il dubbio, chi non si è chiesto negli ultimi anni come si è generata la pandemia che ha cambiato il nostro stile di vita, lasciando profonde cicatrici nella società: il virus di Covid è nato in laboratorio o ha origini naturali? Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano, non ha dubbi sull’ipotesi. “Lo dico dal 2020 e prima o poi la verità verrà fuori”.

Uno studio condotto da ricercatori dell’University of New South Wales, in Australia, pubblicato su ‘Risk Analysis’ sostiene che il Covid-19 potrebbe essere stato generato e poi sfuggito in un laboratorio cinese. Stessa cosa per Sars-CoV-2. Secondo quanto dichiarato da Maria Rita Gismondo queste non sono ipotesi ma la cruda realtà. “Nel 2020 – ricorda – poco dopo lo scoppio della pandemia, tra tante reticenze del governo cinese e l’Organizzazione mondiale della sanità, che copriva il loro silenzio, già sorgevano dubbi sul fatto che questo particolare virus potesse essere avere origini naturali, per tantissime caratteristiche che presenta il patogeno e soprattutto perché non si è mai trovato l’ospite intermedio né il serbatoio naturale.

La microbiologa sostiene che un lavoro condotto da un gruppo di ricercatori indiani già nel 2020 e ritirato dopo neanche una settimana, spiegava come la sequenza del virus Sars-CoV-2 fosse del tutto innaturale, apparendo agli esperti come un puzzle di geni di altri virus, con inserito anche una piccola parte di gene del virus Hiv con gene umano. Dopo il sospetto ritiro del sopracitato studio, nessuno ne ha più parlato e i ricercatori indiani sono stranamente spariti nel nulla.

Maria Rita Gismondo sostiene la teoria del virus sfuggito, senza sapere il perché, dal laboratorio di Wuhan, la megalopoli cinese, primo epicentro della pandemia che ha sconvolto il mondo. Parliamo di un laboratorio di quarto livello di biosicurezza, gestito da tecnici che vi lavorano senza avere molta esperienza. Un contesto dove l’incidente biologico è dietro l’angolo. Alla fine, nel tempo – dichiara la dottoressa Gismondo – la verità verrà a galla, lentamente sta già emergendo, perché alcuni gruppi di ricerca hanno prove che si tratti di un virus di laboratorio. Il Sars-CoV-2 secondo studi approfonditi non è sicuramente un virus naturale.

Seppur con un impatto nettamente minore, in passato, negli anni ’60 è accaduto un contagio simile, un anomalo incidente di laboratorio con il virus Marburg, nota come febbre emorragica grave altamente fatale. Tutto questo ci insegna che è fondamentale la prevenzione, rafforzare la sicurezza dei laboratori e avere una rete di sorveglianza specializzata pronta ad attivarsi per evitare altre sospette pandemie.


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