La Cina ha dato inizio a delle esercitazioni militari attorno a Taiwan con un massiccio dispiegamento di pattuglie aeree e marittime. E’ la prima risposta inviata da Pechino ai leader di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone a poche ore di distanza dalla conclusione del vertice a Camp David, volto a creare una sorta di “Nato asiatica”.

“Le pattuglie e le esercitazioni hanno lo scopo di condurre il coordinamento di navi e aeroplani militari ed esercitare la loro capacità di prendere il controllo degli spazi aerei e marittimi”, ha affermato Shi Yi, portavoce dell’Eastern Theatre Command, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Xinhua.

Durante le operazioni, ha spiegato Shi, saranno messe alla prova le “capacità di combattere in condizioni di contrasto reali” delle forze armate. “Le pattuglie e le esercitazioni servono come monito severo contro i separatisti d Taiwan che operano con elementi stranieri e le loro provocazioni”, ha aggiunto il portavoce.

“Irrazionali e provocatorie”. Il ministero della Difesa taiwanese ha condannato con queste parole le azioni del “Dragone”, annunciando l’invio di unità adeguate per rispondere alla situazione nella maniera migliore.

“Il lancio di un’esercitazione militare con un tale pretesto non solo non aiuta la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan, ma evidenzia anche la mentalità militarista (della Cina, ndr) e conferma la natura prepotente dell’espansione militare”, ha dichiarato il ministero di Taipei.

L’esercito dell’isola ribelle ha già “intercettato 42 aerei militari cinesi nella zona di difesa di Taiwan”. A riferirlo sono stati i funzionari della Difesa, precisando che sono “otto le navi militari cinesi coinvolte in stato da combattimento”. Inoltre “26 aerei cinesi hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan”.