Il nuovo Consiglio regionale della Basilicata
Consiglio regionale Basilicata
Concluso lo spoglio nelle 682 sezioni lucane, i dati definitivi vedono la vittoria del governatore uscente Vito Bardi con il 56,63% dei voti, contro il 42,16% del candidato del centrosinistra Piero Marrese e l’1,21% dell’esponente di Volt Eustachio Follia. Un successo netto quello del centrodestra che si conferma alla guida della Basilicata per i prossimi cinque anni. Per quanto riguarda la suddivisione dei seggi in Consiglio regionale, alla maggioranza ne spettano dodici, mentre sono otto quelli che andranno al centrosinistra. Dopo le elezioni di domenica e lunedì, a sedere tra i banchi della maggioranza dell’Assemblea lucana saranno: Carmine Cicala, Maddalena Fazzari, Cosimo Latronico e Michele Napoli (Fratelli d’Italia); Gianuario Aliandro, Michele Casino e Francesco Cupparo (Forza Italia); Pasquale Pepe e Domenico Raffaele Tataranno (Lega); Nicola Massimo Morea e Marcello Pittella (Azione); Mario Polese (esponente di Italia Viva, in lista con la civica Orgoglio Lucano). L’opposizione in Consiglio regionale sarà invece composta dal candidato governatore del centrosinistra Piero Marrese (Pd); da Roberto Cifarelli e Piero Lacorazza (Pd); da Angelo Chiorazzo e Giovanni Vizziello (Basilicata Casa Comune); da Alessia Araneo e Viviana Verri (Movimento cinque Stelle) e da Antonio Bochicchio (Avs-Si-Psi-Basilicata Possibile).
Mentre dal Pd si polemizza fin da subito sulla scelta dei partiti centristi Azione e Italia Viva di sostenere la coalizione del presidente uscente, Matteo Renzi non manca di rispedire le accuse al mittente: “In Basilicata si vince al centro”, scrive sul social X, “Vito Bardi ha scelto noi e ha vinto. Il Pd ha scelto il Movimento 5 Stelle e ha perso. Tutto il resto è noia” chiosa l’ex presidente del consiglio. Dal canto suo, Calenda non manca il veto posto dai grillini sull’ingresso di Azione nella coalizione di centrosinistra ed evidenzia come il suo partito abbia ottenuto pressocché le stesse percentuali di Movimento 5 Stelle e Lega.
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