Esteri

Sale la tensione in Medioriente, Khamenei: “Israele sarà punito per il raid a Damasco”

di Redazione -


Mentre la guerra a Gaza è al suo 187esimo giorno, sale la tensione sul fronte iraniano. Il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha ribadito la promessa di ritorsioni contro Israele per l’uccisione dei generali iraniani in Siria. Khamenei è intervenuto durante una cerimonia di preghiera per celebrare la fine del mese sacro musulmano del Ramadan, affermando che l’attacco aereo che ha demolito il consolato iraniano in Siria all’inizio di questo mese è stato “un atto illecito” contro una sede diplomatica considerata territorio iraniano.

“Attaccando la nostra sezione del consolato hanno attaccato il nostro territorio”, ha detto Khamenei. “Il regime malvagio deve essere punito, e sarà punito”.

L’attacco a Damasco ha ucciso 12 persone: sette membri della Guardia rivoluzionaria iraniana, quattro siriani e un membro di Hezbollah. Israele non ha riconosciuto il suo coinvolgimento, anche se si è preparato ad una risposta iraniana all’attacco che ha rappresentato una significativa escalation nella loro lunga guerra ombra. Questa mattina, subito dopo le parole di Khamenei, Tel Aviv ha risposto: “Se saremo attaccati sul nostro territorio reagiremo colpendo in Iran”.

La TV di Stato ha trasmesso in diretta le dichiarazioni di Khamenei che ha proseguito criticando l’Occidente, in particolare gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, per aver sostenuto Israele nella guerra contro Hamas a Gaza. “Ci si aspettava che avrebbero impedito questo disastro. Non l’hanno fatto. I governi occidentali non hanno adempiuto ai loro doveri”.


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