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Cronaca

Ucciso a 21 anni a Palermo: tentava di sedare una rissa. Fermato un 28enne: ha confessato

Paolo Taormina era il figlio del titolare del locale della movida ove si era scatenata la lite

di Giorgio Brescia -


Paolo Taormina, un giovane di 21 anni, è stato ucciso morto nella notte a Palermo dopo aver cercato di sedare una rissa.

Ucciso con un colpo in fronte a 21 anni

L’episodio è avvenuto poco dopo le tre, nella zona della movida vicino al Teatro Massimo, un’area molto frequentata e simbolo della città. Paolo, 21 anni, figlio dei titolari del locale coinvolto nel pestaggio iniziale, ha assistito a una violenta aggressione ai danni di un coetaneo da parte di un gruppo di giovani.

Considerando la gravità della situazione, il giovane ha deciso di intervenire per fermare il pestaggio e proteggere la vittima. La sua volontà di evitare ulteriori violenze lo ha portato ad affrontare direttamente il branco.

Tuttavia, la situazione è degenerata quando uno degli aggressori ha estratto una pistola. Improvvisamente, il giovane armatore ha sparato un colpo a distanza ravvicinata, colpendo Paolo in fronte e causando la sua morte sul colpo.

La fuga del branco, le indagini a Palermo

Il gruppo di aggressori si è poi rapidamente allontanato, fuggendo a bordo di uno scooter.

Dopo la notizia del giovane ucciso a 21 anni a Palermo, la polizia e i carabinieri sono immediatamente attivati ​​per rintracciare le responsabilità e chiarire la dinamica completa dell’accaduto. Le indagini si concentrano sull’identificazione del giovane che ha sparato e sugli altri componenti del branco coinvolti nella rissa e nella fuga.

Decine le persone sentite dai carabinieri del reparto operativo di Palermo. I testimoni raccontano, come si apprende, della rissa, del pestaggio di un ragazzo da parte del branco, dell’intervento della vittima e poi dopo, i colpi di pistola. La vittima è stata colpita da una pallottola in fronte.

Fermato il presunto killer: ha 28 anni

Ha 28 anni il presunto autore dell’omicidio di Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni ucciso la notte scorsa davanti al suo locale per avere tentato di sedare una rissa. Il presunto assassino si chiama Gaetano Maranzano ed è originario del quartiere Zen di Palermo, anche se è stato fermato in casa della sua compagna nel quartiere Uditore. Durante la perquisizione i carabinieri gli hanno trovato addosso una pistola. Non si sa ancora se si tratta della stessa arma usata per l’omicidio.

Il dolore della madre della vittima

“Come faccio ad andare a casa? Paolo, Paolo, Paolo. Figlio mio, un figlio che tutti desideravano avere. Eri benvoluto da tutti. Come farò adesso?”. Sono le grida della madre di Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni ucciso la notte scorsa a Palermo. La donna è circondata dalle amiche e dai parenti che tentano di consolarla.

La confessione

Gaetano Maranzano, 28 anni, avrebbe confessato l’omicidio di Paolo Taormina. Ai carabinieri ha detto che in passato la vittima avrebbe importunato la sua ragazza. Ma è una versione da verificare.

Sul conto dei suoi comportamenti sociale è emerso che pubblicava su TikTok fotografie e video indossando collane con grandi ciondoli a forma di pistola e di fucile.

In uno degli ultimi post su TikTok, Maranzano appariva in un video dove sullo sfondo scorrevano immagini di un film dedicate a Totò Riina.

Maranzano è stato interrogato per tutto il pomeriggio nella caserma dei carabinieri di piazza Verdi a Palermo. In serata, è scattato il provvedimento di fermo.


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