Salute

Pelle e sole: come proteggere la nostra barriera più preziosa

di Redazione -


A cura di MATTEO STOCCO

Con l’arrivo dell’estate, la pelle torna protagonista. La esponiamo di più, desideriamo vederla dorata, luminosa, sana. Ma spesso dimentichiamo che non è solo una superficie da mostrare: la pelle è l’organo più esteso del corpo umano, una vera barriera viva che ci protegge da virus, batteri, radiazioni solari e inquinamento. E come ogni organo, ha bisogno di cure, attenzioni e prevenzione. Soprattutto nei mesi più caldi.

Esporsi al sole ha i suoi benefici: stimola la sintesi della vitamina D, migliora l’umore, favorisce il rilascio di endorfine e aiuta a regolare il ritmo sonno-veglia. Ma la luce solare contiene anche raggi ultravioletti (UV), i principali responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle, della comparsa di macchie scure, rughe profonde e perdita di elasticità. Nei casi più gravi, può aumentare il rischio di sviluppare tumori cutanei, tra cui il melanoma.

Per questo, la prevenzione comincia dalla consapevolezza. Non basta applicare la protezione solare solo nei giorni di mare o in montagna: la pelle va protetta ogni giorno, anche in città, anche quando è nuvoloso. Fondamentale è scegliere la protezione giusta: il fattore SPF va adattato al fototipo (cioè al tipo di pelle), all’intensità del sole e alla durata dell’esposizione. I fototipi chiari devono iniziare sempre con un SPF 50+, mentre le pelli più scure possono utilizzare protezioni più basse, ma mai inferiori a SPF 30.
E attenzione: la crema va riapplicata ogni due ore, soprattutto dopo bagni o sudorazione intensa. Applicarla solo al mattino non basta per garantire una protezione efficace. E non bisogna dimenticare zone spesso trascurate come orecchie, collo, mani e piedi.

Accanto alla protezione solare, è utile adattare anche la skincare estiva. I prodotti più indicati in questa stagione sono leggeri, non comedogeni, e ricchi di ingredienti lenitivi e antiossidanti come l’acido ialuronico, la niacinamide e gli estratti vegetali. Al mattino, meglio un siero idratante sotto la protezione solare; la sera, dopo la detersione, è consigliato un prodotto lenitivo che ripari i danni dell’esposizione e aiuti la rigenerazione cutanea.

Non meno importante è l’idratazione dall’interno: bere almeno due litri d’acqua al giorno, assumere frutta e verdura ricche di antiossidanti (carotenoidi, polifenoli, vitamine A, C ed E) e limitare zuccheri semplici e alcolici aiuta la pelle a mantenersi elastica, compatta e luminosa.
E poi c’è la prevenzione dermatologica: una volta all’anno, è bene sottoporsi a una mappatura dei nei. Qualsiasi cambiamento in forma, colore o dimensione dev’essere controllato da un dermatologo. Non è un controllo estetico: è una forma di medicina preventiva.

Infine, ricordiamoci un concetto fondamentale: la pelle ha memoria. Ogni scottatura, ogni esposizione eccessiva senza protezione, ogni abuso accumulato negli anni lascia un segno, spesso invisibile nel breve periodo, ma destinato a emergere nel tempo. Le rughe profonde, le cheratosi, le discromie e le lesioni sospette sono il risultato di esposizioni scorrette passate.
L’estate è il tempo della luce, del movimento, del benessere. Ma vivere il sole in modo consapevole significa prendersi cura del proprio futuro, della propria salute, della propria bellezza naturale. Proteggere la pelle non toglie libertà: ce ne restituisce molta di più, sotto forma di energia, sicurezza e vitalità.


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