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Musk propone il terzo partito Usa e intanto perde 34 miliardi

La guerra continua. Scaramucce, polemiche. Trump non risponde. Bannon lo accusa di usare droghe

Elon Musk propone il terzo partito Usa

L’ultima di Elon Musk è l’idea di un terzo partito politico negli Stati Uniti, chiamato “The America Party”, che dovrebbe rappresentare l’80% della popolazione americana. Questa proposta è stata accompagnata da un sondaggio su X al quale hanno partecipato circa 6 milioni di persone, con l’80-83% che si è detto favorevole alla creazione del nuovo partito. I media globali riportano questa notizia enfatizzandone l’ipotesi e la portata pur trascurandone il valore minimale rispetto ai milioni di voti ottenuti, solo nell’ultima consultazione, dai due principali candidati. Rimane, in ogni caso, il significato della proposta con la quale Musk ormai punta a lavorare ai fianchi del ventre molle del popolo americano che ha riservato i suoi favori a Donald Trump.

Trump: “Gli auguro il meglio, non penso a lui”

Sul fronte del rapporto con Donald Trump, la situazione è sempre più tesa. Trump ha dichiarato di non pensare a Musk e gli ha augurato il meglio, ma ha anche ribadito che rivedrà i contratti governativi con le aziende di Musk, che rappresentano “un sacco di soldi” e “un sacco di sussidi”. Lo scontro pubblico tra Musk e Trump ha causato finora a Musk una perdita di 34 miliardi di dollari in azioni Tesla, dopo un crollo del titolo superiore al 14%, la più grande perdita in un giorno nella storia della compagnia. Numeri che sono di rilevo anche per l’uomo più ricco del pianeta.

Le scaramucce, le polemiche

Le scaramucce, intanto, continuano. E le polemiche pure. Musk ha suggerito in modo provocatorio che Trump dovrebbe essere sottoposto a impeachment e sostituito da JD Vance, condividendo in tal senso il post di un utente.

Nella guerra entra a gamba tesa Steve Bannon, ex stratega di Trump, suggerendo al presidente Usa di indagare sullo status di immigrato di Musk e sul suo uso di droghe, chiedendo a Trump di annullare i contratti federali con il suo contendente.