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Lo sport nel mirino dell’Isis: una cellula pianificava attacchi in Spagna, Germania e alle Olimpiadi

di Angelo Vitale -


Smantellata in Spagna dalla Guardia Civil una centrale Isis che promuoveva attacchi allo stadio Santiago Bernabeu, al Campionato Europeo in Germania e ai Giochi Olimpici di quest’estate a Parigi: calcio e sport senza pace, ritorna la minaccia terroristica. In primo piano, in questa operazione, la squadra del Real Madrid finita nel mirino dello Stato islamico.

Congiunta con l’Fbi e l’Europol, l’operazione della gendarmeria spagnola che ha colpito quello che viene ritenuto uno dei principali centri di propaganda dello Stato Islamico in Europa, la Fondazione I’lam. La cellula composta da nove militanti Isis aveva programmato un attacco contro i giocatori e i tifosi del Real Madrid. L’autoproclamata Fondazione I’lam, come si chiamava il centro, utilizzava stazioni radiofoniche, siti web di notizie, società di produzione video e profili sui social network per diffondere contenuti estremisti in diverse lingue.

Tra i loro obiettivi c’era un attentato con armi da fuoco allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid secondo il quale i militanti Isis avrebbero sparato contro il bus dei giocatori del Real Madrid al loro arrivo allo stadio. L’operazione ha portato all’arresto di nove persone appartenenti a una cellula, costituita da militanti che avevano trovato base a Girona, Cadice, Tenerife e Almeria.

I’lam, secondo le notizie emerse in questi ultimi 12 mesi, riceve suoi finanziamenti da donazioni esterne in criptovalute, principalmente dai sostenitori dell’Isis in Europa e in altri Paesi occidentali, utilizzando anche reti bancarie russe.

In Europa, per peso e rilevanza, una precedente operazione contro l’Isis era stata condotta a termine, processualmente, due mesi fa in Germania. Sette sospetti terroristi islamici radicali erano stati formalmente accusati dai pubblici ministeri tedeschi di aver formato un’organizzazione terroristica e di aver pianificato attacchi. Secondo i pubblici ministeri tedeschi, gli uomini esploravano possibili obiettivi per attacchi in Germania e altrove in Europa occidentale, anche dando luogo a raccolta di denaro e reperimento di armi. I sette, provenienti da Tagikistan, Kirghizistan e Turkmenistan – erano entrati in Germania più o meno nello stesso periodo del 2022 e arrestati nella Germania occidentale nel luglio 2023.

Sei di loro, sono stati accusati di sostenere l’Is e di essere in contatto con l’Isis-K, la propaggine afghana dello Stato Islamico che aveva rivendicato l’attentato di Mosca del marzo di quest’anno in cui erano rimaste uccise 137 persone.


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