Israele colpisce ancora gli iraniani: distrutto aeroporto Tabriz, attacchi a Natanz
Giorgia Meloni convoca riunione governo-intelligence in attesa di Washington alle 17
Nella notte, l’esercito israeliano ha attaccato alcuni siti nucleari iraniani. Rientrati dalla prima missione, i caccia dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane), il primo ministro Netanyahu, in una conferenza stampa, ha dichiarato: “Andremo avanti per giorni”.
Sono stati colpiti siti strategici per la produzione di uranio e gli alloggi degli scienziati impegnati nella realizzazione di ordigni nucleari.
Durante un’operazione del Mossad in territorio iraniano, sono stati uccisi il comandante delle Guardie della Rivoluzione e il capo di Stato Maggiore dell’esercito iraniano. L’operazione speciale – ha dichiarato ancora Netanyahu – “è stata preventiva e mirata contro il programma nucleare dell’esercito iraniano. Una minaccia non solo per Israele ma per tutto il mondo”.
Attualmente è in corso la terza ondata di attacchi, concentrata sulla centrale di Natanz, nella provincia di Esfahan, sito strategico per l’arricchimento dell’uranio.
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha disposto il blocco di tutte le attività pubbliche, delle attività lavorative non essenziali e delle attività educative, invitando la popolazione, se possibile, a non uscire dai rifugi.
Il timore di una ritorsione iraniana, annunciata da Teheran – “Stiamo pianificando una dura risposta all’attacco israeliano” – ha messo in stato di allerta tutti gli ospedali, che hanno subito avviato le operazioni di allestimento di spazi per gestire l’emergenza in caso di attacco con droni o missili balistici.
Gli Stati Uniti hanno comunicato che non parteciperanno all’attacco – considerandolo una scelta esclusivamente israeliana – ma ricorreranno, se necessario, ai sistemi di difesa aerea per proteggere i 40.000 militari americani dislocati in una decina di basi nel Medio Oriente.
Sono stati chiusi gli spazi aerei al traffico civile su Tel Aviv, e non ci sono più voli in partenza né in arrivo all’aeroporto Ben Gurion. Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), ha dichiarato che i livelli di radiazione in Iran sono costantemente monitorati.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha convocato d’urgenza il Gabinetto di Governo. Il segretario di Stato, Marco Rubio, ha dichiarato: “Questa è stata un’azione unilaterale di Israele; gli Stati Uniti non sono coinvolti.”
Alle ore 11 di Washington (le 17 italiane) è stato convocato il Consiglio di Sicurezza Nazionale.
AGGIORNAMENTO ORE 14.40. Brucia l’aeroporto di Tabriz, città fondamentale per le infrastrutture energetiche di Teheran. Le prime notizie in merito all’incendio sono state pubblicate dall’agenzia Mehr, stando alle notizie che arrivano dal Medio Oriente l’aeroporto sarebbe stato distrutto. Ulteriori raid, poi, si sono registrati a Natanz, colpito (ancora una volta) un centro per l’arricchimento dell’uranio. I danni sarebbero più che ingenti. Intanto Giorgia Meloni ha convocato, per il pomeriggio di oggi, una riunione del governo insieme ai vertici dell’intelligence per studiare la situazione. Dalla Farnesina arrivano rassicurazioni: nessun italiano sarebbe in pericolo.
Torna alle notizie in home