Macron e Merz: l’asse franco-tedesco oggi è debole più che mai
Francia e Germania – anzi, Macron e Merz – due sconfitti, due perdenti – fanno sapere ai media che vogliono “una partnership più strategica, più operativa, in grado di conseguire risultati concreti per i nostri cittadini e per l’Unione. Daremo pieno slancio al consueto asse franco-tedesco e al coordinamento bilaterale a favore di un’Europa più sovrana, focalizzandoci sulla sicurezza, sulla competitività e sulla convergenza”. Così i due leader ieri a Parigi nella prima visita estera del neo cancelliere Merz. I due “hanno concordato di rafforzare ulteriormente il Consiglio di difesa e sicurezza franco-tedesco” e che vogliono “coordinare ancora meglio il nostro sostegno all’Ucraina”. Inoltre, contribuiranno “al processo di riforme interne necessario per rafforzare l’Unione europea”. Tutto molto bello: peccato che oggi l’Ue abbia bisogno di leader forti, che rappresentino governi coesi. Oggi l’asse franco-tedesco è un miraggio, un sogno dei bei (si fa per dire) tempi. E l’Ue non ha bisogno di guerre né tantomeno di quel “consueto asse” di cui si riempono la bocca Macron e Merz.
Torna alle notizie in home