Cronaca

Vannacci, nuove indagini: istigazione all’odio razziale per il suo primo libro

di Angelo Vitale -


Istigazione all’odio razziale: è questo il reato rubricato, con nuove indagini, dalla Procura della Repubblica della Capitale nei confronti del generale Roberto Vannacci. Il procedimento nasce da alcune denunce presentate nei confronti dell’ufficiale per alcune affermazioni presenti nel suo primo libro “Il mondo al contrario”. Gli esposti sono stati formalizzati nelle scorse settimane da alcune associazioni e dallo stesso sindacato dei militari. Un’accusa che si aggiunge a quelle della Procura militare che procede contro Vannacci per peculato e truffa e per aver incassato indebite indennità durante i mesi trascorsi a Mosca quale addetto militare dell’ambasciata, pare perfino “accusato” di tali condotte dall’alto ufficiale che lo ha sostituito in quell’incarico, come scrive oggi il Corsera.

Accuse che per la Lega “sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!”. È la nota diffusa dal movimento guidato da Matteo Salvini dopo la notizia di una indagine a carico dell’attuale Capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri per il reato di istigazione all’odio razziale.

“L`unica istigazione compiuta dal generale è alla riflessione ed alla lettura. Non c’è stata alcuna istigazione all`odio”: così commenta l’azione della magistratura romana l’avvocato Giorgio Carta, legale del generale. Che ironizza: “Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni è stato assolto. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere questa vicenda prima”.


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