Attualità

Francis Kaufmann, contesa l’estradizione dalla Grecia

Si complica la vicenda del cittadino statunitense che i pm di Roma accusano: venerdì in edicola su L'identità

di Angelo Vitale -

Francis Kaufmann


Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, è stato arrestato in Grecia due settimane fa ed è al centro di un caso che ha scosso l’opinione pubblica italiana e internazionale: l’uomo, cittadino statunitense di 46 anni, si era costruito una falsa identità come regista e produttore cinematografico, utilizzando un passaporto autentico ma intestato a un nome fittizio, “Rexal Ford” ed è è accusato dell’omicidio di una neonata di pochi mesi (presumibilmente sua figlia) e dell’occultamento del corpo della compagna, trovati senza vita tra i cespugli di Villa Pamphili, uno dei parchi più noti della Capitale.

Il fermo in Grecia di Kaufmann, l’Italia ne chiede l’estradizione

Dopo il ritrovamento dei corpi, grazie ad una rapida e fortunata indagine iniziale della Procura della Repubblica di Roma che aveva ottenuto la cooperazione degli Stati Uniti, Kaufmann era stato fermato il 13 giugno sull’isola greca di Skiathos dove si era rifugiato subito dopo i fatti.

La detenzione a Larissa

Dopo il fermo Kaufmann era stato trasferito per motivi di sicurezza e opportunità nel carcere di Larissa, capoluogo della periferia della Tessaglia ove le autorità greche lo hanno messo a disposizione di quelle italiane per un rapido interrogatorio al termine del quale si è delineata la sua linea difensiva. Kaufmann si dice totalmente estraneo alle accuse che gli vengono rivolte. Dopo questa affermazione di innocenza ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il suo proposito è non essere estradato nel nostro Paese, chiede di parlare con il suo avvocato e punta ad essere trasferito in un carcere Usa.

Un intrigo internazionale

La vicenda della sua estradizione, ogni giorno che passa, si sta configurando come un vero e proprio intrigo internazionale, anche in relazione all’attuale esito delle indagini dalle quali sono emerse, continuano ad emergere e potrebbero essere ulteriormente registrate notizie per le quali altri Stati possono insidiare la procedura di estradizione che sta per essere definita in Italia. L’identità si occupa di questi sviluppi nel numero in edicola domani.


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