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Hollywood: accordo con sceneggiatori, continua protesta attori

di Redazione -


Arriva a Hollywood l’intesa sul rinnovo triennale del contratto, che ora va ratificata dagli iscritti al sindacato: accordo raggiunto tra gli sceneggiatori e i rappresentanti di Studios e piattaforme di intrattenimento in streaming. L’intesa sul nuovo contratto triennale degli autori di cinema e tv, che arriva dopo 146 giorni sciopero compatto che sta bloccando la massima parte delle produzioni, dovrà essere ora ratificata della maggioranza degli iscritti alla Writers Guild of America (Wga), il sindacato degli scrittori, autori, sceneggiatori. Ma la mobilitazione iniziata il 2 maggio sembra avere le ore contate.

Restano invece ancora in sciopero gli attori, il cui sindacato Sag-Aftra dovrà riaprire il tavolo di trattativa con le controparti, saltato a metà luglio.

Nella mail inviata ai delegati del sindacato scrittori di Hollywood, la Writers Guild of America, afferma “con grande orgoglio”, che si tratta di un accordo eccezionale, con vantaggi e tutele significative per gli autori, in ogni settore”. Anche se i dettagli della bozza del contratto triennale non sono ancora stati rivelati. Le parti hanno anche diffuso una nota congiunta di soddisfazione a conferma del raggiungimento dell’accordo provvisorio.

Continua a tenere banco, la protesta degli attori che si aggiunsero a quella degli sceneggiatori iniziata a maggio: dal 13 luglio le manifestazioni, il più grande sciopero di Hollywood degli ultimi anni. Era infatti dal 1960 che attori e sceneggiatori non scioperavano uniti. Più di 60 anni fa a guidare la protesta un attore chiamato Ronald Reagan, poi divenuto presidente degli Stati Uniti. Oggi, la leader è Fran Descher, star della serie anni ’90 La tata.

La protesta è partita il 13 luglio da una nota del sindacato degli attori americani Sag-Aftra (nato nel 2012 dalla fusione tra la Screen Actors Guild e l’American Federation of Television and Radio Artists) a seguito della rottura delle trattative con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, che rappresenta le ragioni dei boss degli Studios, il simbolo dell’industria hollywoodiana. In Sag-Aftra, 160mila iscritti, attori di film e serie tv, ma anche presentatori radiofonici, modelli e youtubber, uniti nella richiesta di un aumento dei diritti residuali, le royalty sul passaggio di film e serie tv sulle piattaforme streaming, ma anche la garanzia di non essere “sostituiti” dall’intelligenza artificiale.


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