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Italia qualificata, Spalletti porta la Nazionale a Euro 2024

di Angelo Vitale -


“Adesso viene il bello”: Luciano Spalletti guarda già alla Germania che ospiterà Euro 2024, Italia qualificata alla fase finale dei campionati europei di calcio. Agli azzurri è bastato il pareggio 0-0 a Leverkusen con l’Ucraina per ottenere il pass come seconda girone dietro l’inghilterra. Un risultato che consente agli azzurri di salire a 14 punti come l’Ucraina ma di passare grazie al successo nello scontro diretto dell’andata. Un risultato sofferto che non premia l’Italia fino in fondo, che ci ha provato e che con un successo poteva restare nella terza fascia del sorteggio per i gironi per Euro 2024, ma nel finale ha tirato anche un sospiro di sollievo per un rigore dubbio richiesto dall’Ucraina. L’Italia si qualifica e potrà giocarsi l’Europeo da campione in carica.

Il tecnico della nazionale azzurra per la sfida contro l’Ucraina, alla BayArena di Leverkusen, valida per la qualificazione ad Euro 2024, sceglie il tridente composto da Zaniolo con Raspadori e Chiesa, mentre a centrocampo Frattesi è preferito a Bonaventura. In difesa Di Lorenzo e Buongiorno al posto di Darmian e Gatti. L’Ucraina di Rebrov, invece, si affida a Tsygankov-Sudakov-Mudryk alle spalle di Dovbyk. Stepanenko in coppia con Zinchenko a centrocampo.

L’Ucraina parte fortissimo e al 5′ su una percussione Tsygankov conclude potente ma centrale e Donnarumma blocca. L’Italia risponde u minuto dopo: su calcio d’angolo arriva la torre di Zaniolo per Chiesa che dall’interno dell’area calcia malamente alto. La pressione della squadra di Rebrov è veemente e al 14′ Sudakov dal limite ci prova con un rasoterra velenoso, ma Donnarumma è attento e respinge in tuffo. Altra occasione per gli azzurri arriva la 16′ con Barella che scocca un destro violento dal limite ma Trubin è bravo a deviare oltre il palo. La squadra di Spalletti cresce, nelle trame offensive, e al 18′ Raspadori triangola con Barella, ma il sinistro viene murato da Zabarnyi.

La più ghiotta occasione della gara arriva al 29′ con Chiesa che trova il corridoio giusto per Frattesi, il centrocampista dell’Inter si invola e calcia ma Trubin riesce a chiudere lo specchio della porta. L’Italia chiude in crescendo e al 32′ Dimarco smarca di tacco Chiesa, che crossa al centro ma Raspadori non ci arriva per un soffio.

La ripresa inizia con la novità nell’attacco azzurro con Scamacca la posto di Raspadori. L’Italia riprende con forza con un pressing molto alto e al 48′ subito Scamacca pericoloso ma conclude alto da buona posizione anche se in posizione di fuorigioco. L’Ucraina prova ad alzare il baricentro, ma l’Italia continua a pressare alla ricerca del gol e al 58′ Chiesa rientra sul destro e conclude a giro ma il pallone sfila oltre il palo lontano. Mudryk prova a sfondare sulla sinistra ma chiude Chiesa in ripiegamento. Al 65′ da fallo laterale, indecisione in uscita di Donnarumma e Di Lorenzo, poi il portiere azzurro riesce a salvare a valanga sul tiro a colpo sicuro di Mudryk.

Altra indecisione difensiva un minuto dopo con Tsygankov che entra in area con il pallone che rimpalla su Jorginho e favorisce la presa a terra di Donnarumma. La squadra di Rebrov non molla e cerca di pressare gli azzurri ma l’Italia, anche se un po’ in affanno, riesce sempre a sbrogliare. Entrano anche Politano, Cristante e Kean per alzare la squadra. All’82’ ci prova l’esterno del Napoli ma il sinistro termina alto. Negli ultimi minuti, Spalletti è costretto a buttare dentro Darmian togliendo dal campo l’appena entrato Politano. Al 93′ brivido per l’Italia: Mudryk cade in area a contatto con Cristante, ma l’arbitro Gil Manzano fa proseguire, senza intervento del Var. un mancato rigore che farà discutere per tanto tempo. Gli azzurri tirano un sospiro di sollievo e volano all’Europeo, mentre i giocatori ucraini si riuniscono al centro del campo per applaudire il pubblico che li ha incitati per 90 minuti. l’Ucraina non è ancora fuori dagli Europei, giocherà il playoff con un’altra nazione in guerra, Israele.

Sui titoli di coda, Luciano Spalletti firma le tante bandiere che i tifosi italiani gli lanciano dagli spalti.


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