Politica

Meloni: “Clima barbaro in Italia” e punta il dito contro le opposizioni

La denuncia della premier: "Ormai non conto più le minacce di morte"

Giorgia Meloni denuncia il clima politico “barbaro” che si respira in Italia. La premier, intervistata da Bruno Vespa a Porta a Porta, attacca l’opposizione a cui riferisce “responsabilità” per ciò che sta accadendo nel Paese. Le parole della presidente del consiglio fanno rizelare la polemica con la sinistra che rigetta le accuse e replica con durezza agli attacchi giunti da Palazzo Chigi. Che non ci sta ad incassare, senza reagire, minacce di morte come quelle apparse nelle piazze italiane nell’ultimo fine settimana.

Meloni e il clima barbaro

La premier ha tuonato: “Temo un clima che si sta imbarbarendo parecchio. L’Italia è una nazione che questa storia l’ha già affrontata. Vedo molte cose che cominciamo a dare per normali e normali non sono. Io non conto più le minacce di morte, non faccio in tempo neanche a segnalarle. E penso che qui ci siano anche delle responsabilità”. Eccola, la parola chiave: responsabilità. E Meloni sa a chi addossarle.

Il caso Livorno

“Vedo responsabilità – ha affermato la premier di chi per esempio dice che tu hai le mani sporche di sangue, di persone che fanno parte della classe dirigente di questa nazione che dicono che io e questo governo siamo complici di genocidio. Io penso che non si abbia più il senso delle parole che si usano. Questo è molto grave”. Il clima barbaro secondo Meloni è stato dimostrato dal caso della contestazione alla Lega a Livorno: “Temo che sia un clima che può peggiorare se non richiamiamo tutti al senso di responsabilità e lo dico da persona che sta a stare nella dimensione del conflitto della politica, però qui stiamo cominciando a sperimentare qualcosa di un po’ diverso e penso che si stia sottovalutando anche da parte di chi ha pensato di fomentare la piazza. Attenzione, che poi le cose sfuggono di mano”.